20 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Inchiesta Mafia Capitale

Alemanno: «Centrale il ruolo di Buzzi»

Lo ha detto l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, indagato dalla Procura di Roma per associazione a delinquere di stampo mafioso, rispondendo ad una domanda a «Porta a porta»: se le accuse fossero vere, tradita la mia fiducia.

ROMA - «Se si riveleranno vere le accuse contro le persone che sono state tra i miei collaboratori, Franco Panzironi, Riccardo Mancini e Antonio Lucarelli, vorrà dire che hanno tradito la mia fiducia». Lo ha detto l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, indagato dalla Procura di Roma per associazione a delinquere di stampo mafioso, rispondendo ad una domanda a «Porta a porta».
«Ho sempre combattuto ed odiato ogni forma di mafia. Posso rispondere di me», ha aggiunto Alemanno a proposito di quelle che potrebbero essere le sue responsabilità anche nella scelta dei suoi collaboratori: «Io non accetto che la mia amministrazione venga accostata a questa vicenda».

Centrale il ruolo di Buzzi
Alemanno ha continuato: «Non potevo pensare e stento a credere quanto avvenuto. Ho chiesto a Mancini e a Panzironi 'avete avuto contatti, avete rapporti?'» con i personaggi poi coinvolti nell'inchiesta. «Mi hanno sempre detto di no e solo Mancini aveva un rapporto di gioventù con Carminati».
Alemanno ha poi tenuto a sottolineare che Lucarelli, l'ex capo della sua segreteria, è tuttora indagato ma non agli arresti. «Il contatto principale tra queste persone e il Comune non è Carminati - ha concluso l'ex sindaco di Roma - è Salvatore Buzzi, persona che proviene dalle Coop e che ha raggiunto la sua massima espansione nel periodo del centrosinistra».

Dall'esperienza al Campidoglio sono uscito più povero
«Dalla mia esperienza di sindaco sono uscito più povero di prima. Ho dovuto vendere una casa e fare un mutuo» per pagare le spese della campagna elettorale.
Alemanno parla dei finanziamenti ricevuti dalla Fondazione Nuova Italia: «75 mila euro, tutti dichiarati e tracciati, come già risulta dagli atti» dai consorzi delle cooperative secondo l'inchiesta romana riconducibili a Salvatore Buzzi che «non è una marziano, ma che rappresentava le cooperative» ed è un personaggio che nasce con il centro sinistra.
«Io ho speso qualcosa come due milioni di euro», ha detto Alemanno con riferimento alla campagna elettorale di cui 1,5 milioni provenienti da fondi privati e 500 mila euro di indebitamento personale.