Renzi: Per ora dall'UE solo piccoli rilievi
Il premier, Matteo Renzi, risponde a quanti temono l'arrivo di lettere e diktat da parte dell'UE: «Si tratta di normali rilievi, mai mancati sulla Legge di Stabilità. Non siamo osservati speciali, siamo un paese in profonda trasformazione e la stiamo realizzando con successo perché l'abbiamo deciso noi, non perché ce l'ha chiesto l'UE».
ROMA - Il premier, Matteo Renzi, risponde a quanti temono l'arrivo di lettere e diktat da parte dell'UE: «Si tratta di normali rilievi, mai mancati sulla Legge di Stabilità. Non siamo osservati speciali, siamo un paese in profonda trasformazione e la stiamo realizzando con successo perché l'abbiamo deciso noi, non perché ce l'ha chiesto l'UE».
RENZI: NON AVREMO DIKTAT ESTERNI - Bastano «normali rilievi sempre fatti sulla legge di stabilità» da parte della Ue che «subito in Italia si dice 'arriva la lettera della Ue', cosa che evoca chissà quali procedure, messaggi o minacce». Lo ha osservato il premier Matteo Renzi, rispetto alle preoccupazioni in Italia sull'esame della manovra da parte della Commissione europea. Invece, ha aggiunto, sono passaggi «naturali», così come «è naturale che l'Italia sia protagonista in Europa con la propria voce», senza «diktat esterni».
I MIEI AUGURI DI BUON LAVORO A JUNCKER - «Buon lavoro alla nuova Commissione, faccio il mio personale in bocca al lupo al presidente Jean Claude Juncker, ai vicepresidenti e dunque anche all'Alto rappresentante Federica Mogherini, e ai commissari». Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, lasciando il Senato dopo le comunicazioni e il dibattito alla vigilia del Consiglio Europeo di Bruxelles. «Dal profondo del cuore auguro buon lavoro alla Commissione perchè ha un compito importante in un momento di particolare difficoltà ma anche di straordinaria opportunità».
NON SIAMO OSSERVATI SPECIALI DELL'UE - «L'Italia deve presentarsi in Ue capace di aver effettuato ciò che da anni promette. Le riforme strutturali possono piacere o no, ma un Paese che nel giro di pochi mesi mette mano a Carta costituzionale, legge elettorale, P.A., giustizia civile, scuola, mentre il governo lavora alla delega fiscale, è un Paese che sta facendo uno straordinario percorso di riforme strutturali». Lo ha detto il premier Matteo Renzi, intervenendo in Senato. «Non siamo osservati speciali, siamo il Paese che sta svolgendo un profondo percorso di riflessione su se stesso, e lo stiamo facendo perchè lo abbiamo deciso noi, non perchè ce lo ha chiesto l'Europa», ha aggiunto. «Vorrei che le nuove istituzioni europee vedessero un po' più di coraggio e di orgoglio per la nostra appartenenza a questa comunità", lo ha detto il premier Matteo Renzi, chiudendo il suo intervento in Senato.
- 06/08/2018 Il piano segreto di Tria: su l'Iva per il lusso (Di Maio e Salvini smentiscono)
- 04/08/2018 C'è l'accordo nel governo: «Via a flat tax e reddito di cittadinanza»
- 14/06/2016 Patto di Stabilità, Cantone contro le società partecipate: usate per aggirarlo
- 15/12/2015 Legge di Stabilità, ecco tutte le novità