25 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Brunetta denuncia i dati della Legge di Stabilità

"A Bruxelles hanno mandato conti taroccati"

Il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, si scaglia all'attacco della (quasi) Legge di Stabilità del governo Renzi: "Si tratta di un testo non definitivo, approssimativo e taroccato, che rischia di far fare all'Italia una pessima figura a Bruxelles".

ROMA - «Cosa pensa il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sempre così attento al dettato costituzionale, soprattutto quando esso ha riflessi internazionali, di quanto sta succedendo in tema di Legge di stabilità?", lo dichiara in una nota Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.

BRUNETTA (FI): LA LEGGE DI STABILITA' E' DI LA' DA VENIRE - «Il 'Two Pack', le cui regole hanno un rango costituzionale e si applicano quest'anno per la prima volta in tutti i paesi dell'area euro al fine di assicurare coerenza finanziaria tra le politiche strutturali e gli obiettivi di finanza pubblica di ciascuno Stato, prevede che entro il 15 ottobre di ogni anno deve essere presentata al Parlamento, e non soltanto inviata in Europa, la Legge di Stabilità, vale a dire l'insieme delle disposizioni relative alla formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato e il calcolo dei relativi effetti sui saldi di finanza pubblica (saldo netto da finanziare, fabbisogno e indebitamento netto)", aggiunge Brunetta.

STIAMO FACENDO UNA FIGURACCIA - «Bene, il governo italiano ha approvato, forse, il 15 ottobre, la cosiddetta 'copertina' del suo disegno di Legge di stabilità, e ha mandato, forse, alla Commissione europea un testo che, a detta di tutti gli analisti, è a tutt'oggi in fase di scrittura e riscrittura. Ma siamo al 21 ottobre e ancora questa mattina il testo definitivo non è arrivato sul tavolo del Quirinale per gli adempimenti previsti dalla Costituzione. Né tanto meno il provvedimento è stato trasmesso al Parlamento, che avrebbe dovuto riceverlo già 6 giorni fa», prosegue. «Viene naturale, quindi, chiedersi: quale testo è stato inviato alla Commissione europea? Quali saldi presenta? Quali coperture sono state individuate per le misure in esso contenute? Se è vero, come pare sia vero, che i tecnici della Ragioneria ci stanno ancora lavorando, che credibilità può avere un governo che invia alla Commissione europea un testo non definitivo, senza alcun imprimatur da parte dello stesso Quirinale?», continua Brunetta.

LE PREOCCUPAZIONI DI CAPEZZONE (FI): - Sempre in disaccordo con la renziana Legge di Stabilità un altro esponente di Fi:  «Leggo con preoccupazione alcune indiscrezioni giornalistiche, a partire dall'autorevole Sole 24 Ore, secondo le quali, in materia di prelievi sui rendimenti di fondazioni e fondi di previdenza complementare e con l'aliquota Irap del 3.5% che ritorna al 3.9%, i nuovi prelievi avrebbero efficacia retroattiva, ossia dal 1° gennaio 2014». Lo ha affermato in un comunicato il deputato di Forza Italia Daniele Capezzone, presidente della commissione Finanze della Camera, aggiungendo: «Spero il premier Renzi, il ministro Padoan e il governo vogliano smentire al più presto questa indiscrezione. Oltre ad una evidente inosservanza dello Statuto del contribuente - aggiunge Capezzone - mi preme sottolineare che questa norma, se fosse vero quanto riportato dai giornali, sarebbe in palese violazione della delega fiscale, recentemente approvata dal Parlamento italiano, che impedisce qualunque intervento retroattivo sfavorevole al contribuente».