12 dicembre 2024
Aggiornato 06:00
L'UE aiuti l'Italia

Boldrini: «Mare Nostrum sta facendo il suo dovere»

La presidente della Camera ritiene che con l'operazione Mare Nostrum l'Italia fa la sua parte per affrontare la questione calda dei migranti. Laura Boldrini, sottolinea, però, come l'operazione debba essere inserita in un progetto più ampio in cui sia coinvolta tutta l'Europa.

ROMA - La presidente della Camera Laura Boldrini, in occasione della riunione interparlamentare delle commissioni competenti in materia di diritti fondamentali, torna a toccare il nodo Mare Nostrum e difende la posizione del Governo e dell'operazione affermando: «E' innegabile che l'Italia stia facendo la sua parte con l'operazione Mare Nostrum». Le parole della presidente arrivano in concomitanza con quelle del presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, che, invece, ha speso parole dure oggi per l'operazione e per il Governo Renzi, accusato di essere incapace di chiedere all'Europa di prendere una posizione precisa e forte al riguardo. 

NON SOLO L'ITALIA - La presidente della Camera non manca, però, di rivolgere un appello all'Europa, invitando a pensare all'azione del soccorso come ad un'operazione collettiva in cui non solo l'Italia deve partecipare: "Il soccorso e il salvataggio devono essere un obbligo dell'Europa nel suo complesso. La questione del salvataggio in mare va dunque 'europeizzata', perché la frontiera del Mediterraneo è una frontiera Europea».

IN EUROPA CHI NON HA ALTERNATIVA - Laura Boldrini entra, poi, nel dettaglio, constatando che a raggiungere le coste dell'Europa sono soprattutto individui che lasciano la terra d'origine perché senza alternativa: «Tra i migranti che oggi raggiungono, attraverso il Mediterraneo, l'Europa prevalgono nettamente i richiedenti asilo, i potenziali rifugiati, persone, cioè, che lasciano la loro terra perché non hanno scelta. Non a caso la maggioranza di coloro che raggiunge l'Europa via mare scappa dalla Siria, dall'Eritrea, dal Sudan o dalla Somalia, fuggendo da guerre e persecuzioni. Arrivano per chiedere asilo, un altro diritto fondamentale riconosciuto nelle nostre legislazioni nazionali o addirittura nelle nostre Costituzioni; lo fanno mettendo a rischio la loro vita, affidandosi ai trafficanti, perché allo stato non ci sono alternative a quella roulette russa che è il Mediterraneo».