Londra: «Salvare gli immigrati è come invitarli a provarci»
Il Regno unito non sosterrà le operazioni previste nel Mediterraneo per la ricerca e il salvataggio di migranti che tentano di raggiungere le coste europee: lo ha confermato oggi il Foreign Office: «Mare Nostrum crea attrazione involontaria e causa più morti inutili».
LONDRA - Il Regno unito non sosterrà le operazioni previste nel Mediterraneo per la ricerca e il salvataggio di migranti che tentano di raggiungere le coste europee: lo ha confermato oggi il Foreign Office. L'annuncio giunge a pochi giorni dall'inizio di «Triton», la missione coordinata dall'agenzia europea Frontex, mentre dovrebbe volgere al termine l'operazione italiana Mare Nostrum, che ha salvato oltre 150.000 migranti in un anno.
NON SOSTERREMO LE OPERAZIONI DI SALVATAGGIO NEL MEDITERRANEO - Il ministero britannico degli Affari estri ha spiegato che la decisione del governo di Londra è stata annunciata in risposta a una domanda avanzata sul sito della camera dei Lord il 15 ottobre scorso. «Non sosterremo le operazioni di ricerca e salvataggio previste nel Mediterraneo», ha scritto il segretario di Stato agli Affari esteri, Joyce Anelay. «Pensiamo che queste operazioni creino un 'fattore di attrazione' involontario, incoraggino più migranti a tentare una pericolosa traversata del mare e producano più morti tragiche e inutili", ha commentato ancora il diplomatico britannico.
L'UKIP, ANTI-EUROPEO E ANTI-IMMIGRAZIONE, CRESCE GIORNO DOPO GIORNO - Il governo di Londra sostiene, invece, la necessità di concentrarsi sui «paesi d'origine e di transito» e sulla lotta ai trafficanti di essere umani, ha spiegato il sottosegretario di Stato agli Affari esteri, Anelay. D'altra parte, il primo ministro David Cameron ha più volte ribadito che il contrasto all'immigrazione clandestina rappresenta una delle priorità del suo esecutivo, impegnato nel tentativo di rinegoziare i termini della sua appartenenza all'Unione europea. Mentre si avvicinano le elezioni legislative di maggio 2015, il governo è messo sempre più sotto pressione dalla popolarità crescente dell'Ukip, partito antieuropeo e anti-immigrazione. L'Italia reclama da tempo un maggiore sostegno degli altri paesi membri dell'Ue al suo impegno per il soccorso ai migranti nel Mediterraneo. Almeno 3.072 migranti sono morti dall'inizio del 2014 nel tentativo di attraversare il Mediterraneo e raggiungere le coste europee, secondo un bilancio fornito dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim).