Zaia: «Non siamo razzisti, ma stiamo scoppiando»
A Venezia, il Governatore della Regione Veneto ha presentato il Rapporto Annuale 2014 sull'Immigrazione in Veneto, alla presenza del Direttore di Veneto Lavoro, che ha realizzato la rilevazione, Sergio Rosato e dei tecnici del settore flussi migratori della Regione. Zaia parla di "seria integrazione", scevra di razzismo.
VENEZIA - Oggi, a Venezia, il Governatore della Regione Veneto ha presentato il Rapporto Annuale 2014 sull'Immigrazione in Veneto, alla presenza del Direttore di Veneto Lavoro, che ha realizzato la rilevazione, Sergio Rosato e dei tecnici del settore flussi migratori della Regione.
I DATI - All'inizio del 2014 gli immigrati stranieri presenti in Veneto erano 514.000, pari al 10,4% dell'intera popolazione residente e a un decimo di tutti gli stranieri presenti in Italia. Nel 2013 si è registrato un aumento di 27 mila unità. 42.000 sono i lavoratori disoccupati sui circa 200.000 totali in Veneto, mentre le imprese avviate da stranieri sono 41.000, pari al 5,8% del totale dell'imprenditoria regionale. Questi i dati più significativi del rapporto. Il lavoro straniero determina circa il 5% del Pil regionale. Il 90% delle scuole venete ospita studenti stranieri. Le province con il maggior numero di stranieri residenti sono Treviso e Verona con oltre 100.000 unità, seguite da Vicenza e Padova sopra i 95.000.
IN VENETO INTEGRAZIONE, NON RAZZISMO - «Questi numeri - ha commentato il presidente Zaia - testimoniano di una realtà di seria integrazione e smentiscono clamorosamente lo stereotipo razzista che ci si vuol affibbiare, ma ci dicono anche che su questo fronte abbiamo già dato. Il Veneto è quarto dopo Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna per numero di immigrati presenti, e quando la Presidente della Camera Boldrini esorta il Veneto a fare la sua parte nell'operazione Mare Nostrum, parla senza conoscere i dati. Ci sono 16 Regioni prima di queste 4 a cui rivolgersi».