Unioni gay: Marino sfida Alfano
L'inquilino del Campidoglio si oppone alla direttiva del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, sulla cancellazione delle trascrizioni delle nozze tra persone dello stesso sesso celebrate all'estero: «L'amore deve vincere su tutto«. Alfano risponde agli attacchi: «La legge non consente questo genere di unioni«.
ROMA - Tante le polemiche seguite alle parole pronunciate nella giornata di ieri dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano. Il leader di Ncd ha, infatti, annunciava ai prefetti una circolare in cui si chiede di cancellare le trascrizioni delle nozze tra persone dello stesso sesso celebrate all'estero: "Non è possibile che ci si sposi tra persone dello stesso sesso, quei matrimoni non possono essere trascritti nei registri dello stato civile italiano, per il semplice motivo che non è consentito dalla legge".
NON OBBEDISCO - Diversi i sindaci che si sono opposti al diktat del ministro dell'Interno, dal bolognese Virginio Merola al milanese Giuliano Pisapia. Anche il primo cittadino di Roma, Ignazio Marino si dice pronto a disobbedire al volere di Alfano: "Io vado avanti. L'amore deve vincere su tutto". E afferma che da mesi medita un provvedimento significativo sulle unioni civili. E continua l'inquilino del Campidoglio: «Ritengo che una discussione di questo tipo sulle unioni civili nel 2014 rifletta sentimenti, visioni del '900, del secolo passato. Penso che oggi chi si ama debba avere la possibilità di vedere riconosciuto il proprio amore, il proprio sentimento. Chi cerca oggi una conflittualità sull'amore vive probabilmente nel secolo passato». Queste le parole del sindaco al termine di un convegno in Campidoglio.
M5S: ALFANO VECCHIO E CONSERVATORE - A dare man forte alle parole di Ignazio Marino è Roberta Lombardi, parlamentare del Movimento 5 Stelle, che ai microfoni di Radio Città Futura usa parole severe per la decisione presa dal ministro dell'Interno: «Non saprei nemmeno commentare la pochezza di sensibilità e di apertura mentale della sua circolare. E' qualcosa di vecchio e conservatore che nel 2014 lascia veramente basiti. Ma in fondo non sono molto preoccupata perché so che le sue dichiarazioni lasciano il tempo che trovano». E aggiunge: «Lo chiamiamo ministro a sua insaputa, perché c'è sempre qualcun'altro che decide al posto suo».
ALFANO: LA LINEA DEL PREMIER NON E' PER I GAY - Rispetto al contrasto che a tal proposito si è aperto nel governo soprattutto con il Pd, il leader Ncd si dice convinto che il no alle nozze gay è condiviso anche dal premier Matteo Renzi: «Il leader del Pd e presidente del Consiglio ha detto di aver vinto le primarie proponendo il modello tedesco e quelli» nel Partito democratico «che hanno perso le primarie sostenevano per esempio i matrimoni gay, quindi la chiarezza l'ha già fatta Renzi quando ha detto che ha vinto le primarie su una linea politica che non è quella che rappresenta Orfini».
VIOLENZA INAUDITA - E continua, il ministro dell'Interno: "Mi ha davvero impressionato che a fronte di una direttiva ai prefetti che invita i prefetti a invitare i sindaci a rispettare le leggi e a non fare cose che le leggi non prevedono mi sono visto tirare addosso una quantità di insulti e aggettivi di una violenza inaudita da parte di associazioni, giornalisti, giornali, esponenti politici». E Alfano aggiunge: «È possibile in questo paese per chi ha un'idea politica come la mia e per chi vuole fare rispettare la legge come ho fatto da ministro dell'Interno senza essere inondato da una valanga di accuse? C'è un'intolleranza da parte di chi difende alcune posizioni che non è un buon presagio per il dibattito parlamentare ed è offensivo un atteggiamento e un'aggressione così violenta».
LA FAMIGLIA NON SI TOCCA - Conclude il suo intervento, Angelino Alfano, riprendendo il discorso della famiglia e asserendo che "sulle unioni di fatto sono laico ma la famiglia non si tocca: Il matrimonio è solo quello tra un uomo e una donna». Anche se «se c'è da intervenire dal punto di vista legislativo per sistemare meglio la relazione dal punto di vista patrimoniale di una coppia non sposata noi siamo pronti e disponibili, perchè siamo persone di questo secolo, non oscurantismi e abbiamo un grande rispetto per l'affettività di tutti».
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