25 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Le sanzioni alla Russia

Zaia: il Veneto tratterà con Putin

«L'embargo russo è una tragedia per l'Italia, e per il Veneto in particolare. L'UE ha la sindrome del Chiuaua», ne è convinto il presidente del Veneto, Luca Zaia. E mette in guardia l'UE strizzando l'occhio a Putin: «Noi tratteremo con Mosca».

VENEZIA - «L'embargo russo è una tragedia per il Veneto. Una di quelle vicende che potevamo evitare. La Russia è uno dei mercati d'elezione delle imprese venete. Per questo la giunta ha deciso di avviare azioni diplomatiche di dialogo per uscire dall'embargo». Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia nel corso del punto stampa a Venezia. Inevitabilmente la risposta di Mosca alle sanzioni europee si riflette negativamente sull'export italiano, e in particolare sull'agroalimentare.

L'EMBARGO RUSSO E' UNA TRAGEDIA PER L'ITALIA - Con il decreto presidenziale numero 560 del 6 agosto firmato da Vladimir Putin, sono state bloccate per dodici mesi le importazioni dal comparto alimentare. I destinatari dell'embargo sono tutti i paesi del vecchio continente e gli Stati Uniti. Motivazione: mancato rispetto degli parametri sanitari previsti dal paese. Una vera batosta soprattutto per le imprese italiane che avevano già venduto la loro merce, e che ora si ritrovano con i tir fermi alla frontiera e carichi di primizie da buttare. Qualche dato per rendersi conto delle cifre in questione: l'export agroalimentare italiano vale circa 500 milioni di euro l'anno, e oltre il 2% del mercato coinvolge i russi (i cui acquisti rappresentano per il 25% del loro import proprio il Made in Italy).   

ZAIA: L'UE HA LA SINDROME DEL CHIUAUA - «La Giunta con delibera all'unanimità - ha proseguito Zaia - ha dato mandato al presidente di trattare con la comunità russa affinchè il Veneto esca dall'embargo. E' stato dato anche mandato all'avvocatura di esaminare tutti gli aspetti legali e tecnico-giuridici». Per il governatore del Veneto «la dichiarazione di guerra alla Russia» rappresenta «la sindrome del Chiuaua e non ci fa portare a casa nulla».

NON ACCETTIAMO LE SANZIONI - Noi confermiamo tutti i legami - ha quindi assicurato Zaia - con la Russia, non solo economici ma culturali e sociali. Per questo metteremo in atto ogni azione possibile». Zaia si è soffermato, infine, sul danno economico prodotto dall'embargo in Veneto stimabile «solo per il settore agroalimentare in alcune decine di milioni di euro, solo per il formaggio di due milioni».A cui si aggiunge poi il mancato export di eccellenze veneto come Prosecco, Amarone, Grana Padano e gli ortaggi freschi. «Se i russi ci comprano il Grana Padano - ha concluso Zaia - glielo portiamo volentieri».