Renzi dica «no» come la Francia
Da Sel, l'onorevole Nicola Fratoianni chiede che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, segua le orme del governo francese in materia di economia e dica «basta« all'austerità. Renzi punti, per uscire dalla crisi, a porre al centro delle discussioni una crescita che passi per il lavoro, l'inclusione e la coesione sociale.
ROMA - Il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin, ha detto basta all'austerità, in seguito alla presentazione dei numeri relativi al deficit francese, che ammonterebbe a oltre 2mila miliardi di euro. A tal proposito, il coordinatore nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà, Nicola Fratoianni, chiede che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, prenda atto della gravità della situazione ed ricalchi le orme del governo francese, ribellandosi ai diktat dell'austerity.
VERSO IL MURO DELLA DEPRESSIONE ECONOMICA - «E' necessario che anche l’Italia faccia capire all’Europa - afferma l'onorevole di Sel - che la sua politica economica è completamente sbagliata e che ci sta portando a sbattere contro un muro: il muro della depressione economica, della disoccupazione e della sofferenza sociale. L’Italia per uscire dalla crisi dovrebbe invece mettere al centro il lavoro, l’inclusione e la coesione sociale, i diritti. Fare come la Francia non dovrebbe essere molto difficile visto che anche il ministro Padoan ci ha comunicato nei giorni scorsi che la sciagurata norma sul pareggio di bilancio, sulla quale stiamo raccogliendo le firme per una legge di iniziativa popolare che ne chiede la cancellazione, slitta al 2017».
Conclude il coordinatore di Sel, affermando che «Renzi aveva promesso di sbattere i pugni sul tavolo in Europa. Non c’è occasione migliore di questa».
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