Meloni: «Il fondo di redenzione è una proposta criminale»

ROMA - Fratelli d'Italia-An contro il Fondo europeo di redenzione: per Giorgia Meloni «è l'atto finale di un disegno subdolo delle lobby economiche e
finanziarie che governano l'Ue per privare definitivamente i popoli europei della loro sovranità».

Proposta criminale e inaccettabile - «Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale è stato tra i primi - ha spiegato il Presidente di Fdi in un editoriale sul sito fratelli-italia.it - a denunciare questa vergogna: i tecnocrati di Bruxelles e i banchieri di Francoforte vogliono mettere le mani sui beni nazionali, dai monumenti alle grandi aziende, e controllare anche la politica fiscale degli Stati. E' una proposta criminale e inaccettabile, che l'UE riesce a portare avanti anche in Italia grazie alla compiacenza dei tre burattini che ha piazzato a Palazzo Chigi in questi anni: Monti, Letta e Renzi. Questo fondo rappresenta l'ultima geniale trovata di quei presunti 'tecnici' ed economisti che hanno gettato l'Europa in una crisi senza precedenti; sono loro che avrebbero bisogno di 'redenzione' dopo i disastri che hanno causato».

Superare il fallmento dell'Euro - Secondo Giorgia Meloni «la strada per tornare a crescere è esattamente opposta a quella sostenuta dal gotha di Bruxelles».
«E' sempre più urgente - ha concluso - varare una nuova politica monetaria che superi il fallimento dell'Euro e al contempo rilanciare la domanda interna e l'occupazione grazie a un imponente piano di investimenti in infrastrutture, finanziato con l'emissione diretta di eurobond sotto la vigilanza della Commissione e degli Stati membri».

Storace: Difendiamo la nostra sovranità - «Se anche il presidente della commissione Finanze della Camera, Capezzone, bolla come svendi Italia il cosiddetto Fondo europeo di redenzione, vuol dire che c'è ancora spazio politico per una battaglia a tutela della nostra sovranità». Lo dichiara in una nota il leader de La Destra, Francesco Storace.
«Il Mattino e Il Giornale, oltre al nostro Giornale d'Italia, hanno cominciato a informare gli italiani - prosegue Storace - della losca manovra partorita dai tecnici tedeschi e di cui hanno cominciato a parlare Draghi e Renzi in Umbria. Il debito si rinegozia, non può essere un lasciapassare per consegnare il patrimonio nazionale - fisco incluso - in mani straniere».