Il 28 settembre primarie centrosinistra per il post-Errani
Lo hanno deciso gli esponenti emiliano romagnoli di Centro democratico, Federazione dei Verdi, Italia dei Valori, Partito democratico, Partito socialista e Scelta civica che hanno sottoscritto in mattinata il regolamento. Le candidature si potranno presentare entro l'11 settembre.
BOLOGNA - Ora è ufficiale: per individuare il candidato alla presidenza della Regione Emilia-Romagna dopo le dimissioni di Vasco Errani condannato in secondo grado per falso ideologico, il centrosinistra proporrà le primarie il 28 settembre. Lo hanno deciso gli esponenti emiliano romagnoli di Centro democratico, Federazione dei Verdi, Italia dei Valori, Partito democratico, Partito socialista e Scelta civica che hanno sottoscritto in mattinata il regolamento.
Candidature entro l'11 settembre - Le candidature alle primarie del centrosinistra - come si legge nel regolamento approvato - possono essere avanzate dai partiti di centrosinistra secondo le proprie procedure interne e da almeno quattromila (massimo cinquemila) sottoscrizioni di elettori del centrosinistra residenti in regione, da raccogliere in almeno cinque province, con almeno 250 firme ogni provincia. Le candidature dovranno essere presentate al comitato organizzatore delle primarie entro l'11 settembre, a due mesi circa dall'appuntamento elettorale che si svolgerà con ogni probabilità il 16 novembre.
Possono votare i cittadini che hanno compiuto 16 anni italiani e dell'Unione europea residenti in Emilia-Romagna, e i cittadini di altri paesi in possesso di permesso di soggiorno.
Diversi i nomi dei possibili candidati per la successione di Errani, che per solo alcuni mesi non ha concluso il suo terzo mandato alla guida della Regione. Da subito si sono detti interessati alla successione Daniele Manca, sindaco di Imola, e il vicepresidente della giunta Errani, Simonetta Saliera. A sostegno di Matteo Richetti, deputato e «renziano», sono già stati costituiti nel modenese diversi comitati. L'assessore regionale Patrizio Bianchi ha già scritto il proprio programma per il futuro dell'Emilia-Romagna. Mentre non è ancora chiaro se Stefano Bonaccini, attuale segretario regione del Pd, responsabile degli enti locali nella nuova segreteria di Renzi, sceglierà di correre in regione.
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