28 agosto 2025
Aggiornato 01:30
Semestre europeo

Napolitano: Faremo sentire la nostra voce in Ue

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sottolinea l'importanza del rilancio della Pesc e ribadisce che l'Italia è "in grado di concorrere con una sua personalità alla scelta dell'Alto rappresentante.

ROMA - Le priorità italiane per il semestre di presidenza del Consiglio dell'Unione Europea sono state presentate, alla Farnesina, al corpo diplomatico straniero in tre riunioni con diversi gruppi regionali. Il criterio ispiratore del semestre - "Europe: a fresh start" - è stato il filo conduttore degli incontri in cui il ministro Federica Mogherini, il sottosegretario Benedetto Della Vedova e il segretario generale Michele Valensise hanno illustrato gli aspetti salienti dell'azione preparata nei mesi scorsi e avviata dall'Italia il 1 luglio.

I nuovi tre pilastri dell'Ue - «Saranno tre i pilastri fondamentali- si legge in una nota della Farnesina: crescita e occupazione; cittadinanza e diritti; maggior ruolo dell'Unione Europea sulla scena internazionale.»

La presidenza italiana offrirà l'occasione per ospitare a Roma e Milano importanti eventi internazionali, con le diciotto riunioni informali dei ministri Ue e il vertice dei capi di Stato e di governo Asem di ottobre, che permetteranno anche di creare sinergie positive con Expo 2015.

Napolitano: Dobbiamo rilanciare la Pesc - "L'Italia si considera in grado di concorrere con una sua personalità" alla scelta dell'Alto rappresentante per la Pesc e vicepresidente della Commissione europea. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante la cerimonia del Ventaglio al Quirinale, sottolineando «l'importanza di un deciso rilancio della politica estera e di sicurezza comune europea». Ma sulla scelta che l'Europa farà, il presidente non entra nel merito: «Non posso soffermarmi oltre con considerazioni di merito che sarebbero improprie e improvvide».

"Prima l'occupazione giovanile" - «Ogni proposta da sostenere in sede europea, così come ogni ulteriore azione di governo a livello nazionale, non può assumere come urgenza e priorità che l'obiettivo categorico di una crescita dell'occupazione, in particolare quella giovanile, perché solo quella può essere la cartina di tornasole di una effettiva ripresa dell'economia italiana ed europea", ha aggiunto il presidente della Repubblica.