26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
La crisi dei Marò

Mogherini: «Marò? Situazione difficile»

Ieri per il Ministro degli Esteri l'incontro con il Ministro della Difesa Pinotti e i giuristi parlamentari: «Quando ci saranno passaggi concreti lo diremo al parlamento e agli italiani, adesso siamo nella fase in cui giuristi stanno lavorando».

ROMA - «Io capisco benissimo e anche condivido la loro frustrazione, anche perché sono due anni e mezzo che questa situazione va avanti». Lo ha affermato, in un'intervista esclusiva a Radio Capital il ministro degli Esteri Federica Mogherini, in riferimento alla crisi dei Marò e al vibrante appello per il loro ritorno lanciato dai due fucilieri della Marina militare - Salvatore Girone e Massimiliano Latorre - il 2 giugno in videoconferenza.
«In questi ultimi 4/5 mesi noi abbiamo cercato di dare un'impronta un po' diversa alla cosa», ha proseguito Mogherini, sottolineando: «la situazione è molto difficile, molto complicata, io non parlo di ottimismo o pessimismo, quello che conta è lavorare seriamente e costantemente, puntando al risultato, cercando di evitare qualsiasi tipo di strumentalizzazione politica della vicenda».

Parleremo nelle sedi parlamentari
Per il ministro «l'unica cosa che conta è se e quando riusciremo ad arrivare al risultato di farli uscire dall'India e riportarli in Italia».
In merito alla crisi dei marò, il ministro ha spiegato che attualmente il governo è nella «fase in cui si sta lavorando: Ci sono dei passaggi in cui è bene dire delle cose nelle sedi parlamentari», ha tagliato corto Mogherini, ricordando che in Parlamento è stato fatto l'annuncio dell'avvio della fase della internazionalizzazione del caso.
Ieri a Roma Mogherini ha lavorato assieme al ministro della Difesa Roberta Pinotti e al team di giuristi internazionali: «Quando ci saranno passaggi concreti - ha spiegato - lo diremo al parlamento e agli italiani, adesso siamo nella fase in cui giuristi stanno lavorando».