28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Conti pubblici

Saccomanni e Giovannini difendono i conti del Governo

Dopo che L'Istat ha rivisto al ribasso allo 0,7%, (contro l'1,1% stimato dall'esecutivo) la crescita del prodotto interno italiano, il ministro dell'Economia commenta: «Opnioni leggermente diverse, non so se hanno tenuto conto di riforme»

LONDRA - Il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni in visita a Londra, ha «contestato» le stime dell'Istat che ha rivisto al ribasso la crescita del Pil italiano nel 2014: «Questo è un tema sul quale abbiamo opinioni leggermente diverse, ma noi riteniamo che la differenza, che poi è anche modesta, sia dovuta all'attività del processo di riforme strutturali che abbiamo intrapreso e anche alle misure per il rimborso dei debiti delle pubbliche amministrazioni che sta procedendo molto bene. Non so in quale misura l'Istat tenga conto anche di questi fattori».

GIOVANNINI, STIMOLARE ECONOMIA CON L. STABILITA' - Anche il titolare del dicastero del Lavoro, Enrico Giovannini ha espresso il suo parere a riguardo: «Quelle dell'Istat sono previsioni che confermano le stime per il 2013, un anno veramente molto negativo, e indicano per il 2014 una crescita dello 0,7 per cento, quindi inferiore all'1,1 per cento stimato dal governo, anche se nel caso in cui la fiducia crescesse maggiormente, e le condizioni di liquidità delle imprese migliorassero, si arriverebbe intorno all'1 per cento. In questo senso è uno stimolo in più per fare la legge di stabilità, che deve essere lo strumento attraverso cui stimoliamo l'economia. Per la prima volta dopo tanti anni è una legge che non toglie risorse ma le aggiunge. E in questo senso pensiamo che gli obiettivi programmatici del governo siano realizzabili».