19 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Governo Letta

M5S per il ritorno alle urne, SEL possibilista: «Se cade il Governo farne uno di emergenza per Porcellum»

Morra del Movimento 5 stelle: «Pd e Pdl avevano desiderio di formare un governo unico per l'esercizio del potere, per la soddisfazione dei loro interessi». Vendola: «C'è davvero un rischio democratico: l'Italia si sta impoverendo»

ROMA - Per il Movimento 5 stelle quanto deciderà la Giunta del Senato sull'agibilità politica di Silvio Berlusconi è ininfluente, per i grillini bisogna andare a votare. Nichi Vendola, leader di Sinistra ecologia e libertà invece ha detto: «Se dovesse cadere il governo Letta sarebbe obbligatorio mettere in piedi un governo con un mandato limitato per cancellare il Porcellum».

MORRA (M5S), RITORNO ALLE URNE - Il capogruppo del Movimento 5 stelle (M5s) al Senato, Nicola Morra, non ha dubbi: «Per noi la soluzione è un ritorno alle urne. Adesso si è capito che Pd e Pdl avevano desiderio di formare un governo unico per l'esercizio del potere, per la soddisfazione dei loro interessi», ha detto a Radio anch'io, intervenendo sul voto in Giunta sulla decadenza di Silvio Berlusconi da parlamentare e la tenuta del governo.
«Al di là del singolo caso Berlusconi noi in questi mesi - ha aggiunto l'esponente 5 Stelle - abbiamo registrato una comune volontà di realizzare intese sulle spalle degli italiani».

FANTINATI, PD-PDL INCIUCIANO E SI SPARTISCONO POTERE - Il deputato Mattia Fantinati ha rincarato la dose, dalla sua pagina Facebook: «Il caso Berlusconi rappresenta una anomalia tutta italiana e non dovrebbe, in un Paese civile, condizionare le sorti di un intero governo e men che mai quelle dei cittadini, come invece sta accadendo ormai da diverse settimane. Tale diatriba, tuttavia, è sintomatica di quanto le larghe intese centrodestra-centrosinistra non siano altro, in realtà, che un banale e triste inciucio per accontentare Pd e Pdl nella spartizione del potere».
La crisi economica è ancora «evidente e sotto gli occhi di tutti - ha proseguito Fantinati - così mentre i leader di partito nei salotti della politica discutono sulla decadenza di Berlusconi, ogni giorno c'è una fabbrica in più che chiude, cittadini disoccupati e posti di lavoro in meno. Il governo Letta si assuma la responsabilità dei veri problemi del Paese, se ne è capace».

CECCONI, FARE GOVERNO «CIVICO» - Dai grillini poi è arrivata la proposta: formare un governo con «premier e ministri-cittadini», fatto da «esponenti della società civile capaci e competenti per il ruolo che dovranno svolgere, su poche priorità programmatiche che caratterizzano la nostra azione e sulle quali altre forze politiche possono convergere». A lanciare l'idea è stato il deputato Andrea Cecconi, in un'intervista a Intelligonews, guardando agli scenari che si potrebbero materializzare se il Pdl e Berlusconi dovessero decidere di staccare la spina al governo Letta.
Cecconi ha proseguito: «Stabiliamo una piattaforma di pochi punti con priorità che noi portiamo avanti: dal no agli F35, al no alla Tav, a riforme costituzionali secondo l'articoli 138 della Carta». Unica possibile concessione è il profilo «del premier che può essere frutto di mediazione tra forze politiche, dal momento che non abbiamo la maggioranza per governare da soli. Ma sui ministri non si discute».

SEL, GOVERNO EMERGENZA PER CANCELLARE PORCELLUM - Il presidente di Sinistra ecologia e libertà (Sel), Nichi Vendola, ai microfoni di Radio Capital è ancora possibilista: «Se dovesse cadere il governo Letta sarebbe obbligatorio mettere in piedi un governo con un mandato limitato per cancellare il Porcellum e tornare alle urne con un sistema elettorale decente e rispettoso della Costituzione».
In realtà, ha osservato Vendola, «penso che nella testa di Silvio Berlusconi e del Pdl ci sia un tormento autentico, un conflitto tra ciò che gli conviene fare e quello che è la natura dell'attuale centrodestra. Perdere questo governo significa per lui perdere l'unica cosa che ha oggi e l'unica garanzia che ha per tutelare i propri interessi. Ma contemporaneamente il Pdl è nato intorno al corpo sacro di 're taumaturgo', e la sua inviolabilità è ciò che il centrodestra sta difendendo con le unghie e con i denti».
Il governatore della Puglia ha continuato: «Talvolta viviamo la lotta politica come se fosse un gioco di Palazzo, ma fuori di lì, c'è uno squarcio profondo nella coesione sociale, c'è davvero un rischio democratico: l'Italia si sta impoverendo». Secondo Vendola «stiamo rischiando di unificare l'Italia sui processi di impoverimento» e dunque «stiamo facendo l'unità d'Italia sul tema terribile del declino. Con questo la politica deve fare i conti, di questo occorre parlare. Non si è riusciti a costruire l'unità d'Italia dal punto di vista del benessere , a superare i drammatici squilibri che hanno segnato la storia del Sud rispetto al Nord d'Italia».