19 aprile 2024
Aggiornato 06:00
La crisi del Governo Letta

Camusso: «Il nuovo Governo deve determinare cambiamenti»

Il Paese «ha bisogno di discontinuità non solo un cambio di chi dirige il governo». È quanto ha affermato il leader della Cgil, Susanna Camusso, commentando la crisi di governo e le dimissioni del premier Enrico Letta

MILANO - Il Paese «ha bisogno di discontinuità non solo un cambio di chi dirige il governo». È quanto ha affermato il leader della Cgil, Susanna Camusso, commentando la crisi di governo e le dimissioni del premier Enrico Letta.
«In questo momento stanno succedendo cose che possono determinare cambiamenti e noi vorremmo che determinassero effettivamente dei cambiamenti», ha aggiunto la Camusso, a margine dell'attivo della Lombardia dei delegati della Cgil.

BISOGNA DECIDERE - «Ai tanti che dicevano che la ripresa era vicina e che si vedeva la luce in fondo al tunnel noi continuavamo a dire che i drammatici numeri sulla disoccupazione e sul reddito dicevano tutt'altre cose - ha proseguito la Camusso - avevamo detto che non c'era più tempo, bisognava fare delle scelte e decidere».
«Le dimissioni di un governo - ha spiegato il leader della Cgil - riguardano il Parlamento e il rapporto con le forze politiche, le forze sociali dicono ciò che va bene e ciò che non va bene, e ciò di cui ci sarebbe bisogno. Noi siamo stati critici nell'assenza di provvedimenti che riguardavano il lavoro».

NESSUNA SCISSIONE CON FIOM - «Non penso che ci sia nessuna scissione con la Fiom né vicina né lontana, non è mai stato un tema della discussione». Lo ha affermato il leader della Cgil, Susanna Camusso, commentando le dichiarazioni odierne dell'esponente storico della Fiom, Giorgio Cremaschi, che ha fatto irruzione all'attivo della Lombardia dei delegati della Cgil. Commentando il blitz di oggi, la Camusso ha aggiunto: «Questo tema non riguarda la Fiom, non era la Fiom, c'è chi non è capace di ascoltare e di ascoltare opinioni diverse dalla sua».
A chi le chiedeva se Cremaschi fosse un provocatore, la Camusso ha risposto: «È un termine che non userò mai rispetto a un dirigente della mia organizzazione, penso semplicemente che abbia perso la capacità di ascoltare e confrontarsi con opinioni diverse».