18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Il Governo Letta

Iniziato il voto di fiducia alla Camera, da Letta il primo sì

Domani il bis al Senato. Entrato nella pienezza delle funzioni, domani pomeriggio il presidente del Consiglio Enrico Letta sarà a Berlino per la sua prima trasferta da Premier: un bilaterale con la Cancelliera tedesca Angela Merkel cui farà seguito mercoledì (ancora da confermare) un incontro all'Eliseo con Francois Hollande

ROMA - E' iniziata alla Camera la chiama dei deputati per appello nominale sul voto di fiducia al nuovo governo Letta. Il Premier Enrico Letta è stato il primo a dire di sì, avendo chiesto di votare fra i primi.

DOMANI IL SENATO - A favore della fiducia si sono dichiarati in aula i gruppi parlamentari di Pd, Pdl, Scelta civica e le componenti del Gruppo Misto Centro democratico, Psi e Movimento per gli Italiani all'Estero. La Lega ha preannunciato l'astensione. Mentre MoVimento Cinque Stelle, Sinistra Ecologia e Libertà e Fratelli di Italia hanno confermato il no, schierandosi all'opposizione. Il risultato del voto a Montecitorio è previsto fra le 21,30 e le 22. Domani mattina, invece, i riflettori si sposteranno sul Senato. Dove alle 9 inizierà il dibattito che sarà concluso dalla replica del Premier Enrico Letta. Dalle 11,30 avranno inizio le dichiarazioni di voto e intorno alle 13 inizierà il voto dei senatori sulla fiducia.

IL DEBUTTO INTERNAZIONALE - Entrato nella pienezza delle funzioni, domani pomeriggio il presidente del Consiglio Enrico Letta sarà a Berlino per la sua prima trasferta da Premier: un bilaterale con la Cancelliera tedesca Angela Merkel cui farà seguito mercoledì (ancora da confermare) un incontro all'Eliseo con Francois Hollande. E, fra la serata di mercoledì e la giornata di giovedì, il debutto Ue a Bruxelles con incontri con il presidente della Commissione Ue Manuel Barroso e il Presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy. Il Presidente israeliano Shimon Peres, invece, domattina alle 8,15, sarà il primo ospite straniero di Letta Premier a palazzo Chigi: forte della fiducia di Montecitorio e in attesa della conferma di palazzo Madama.