18 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Dopo la partecipazione alla festa del «Fatto Quotidiano»

L'ANM bacchetta Ingroia che si difende

Basta con comportamenti «oggettivamenti politici» da parte di magistrati. Il leader dell'Anm, Rodolfo Sabelli, richiama il procuratore aggiunto di Palermo Antonino Ingroia che ieri, assieme al collega Nino Di Matteo, ha partecipato alla festa del «Fatto quotidiano». Gasparri: Stupisce Anm, da tempo Ingroia militante politico. Ferranti (PD): Rozza strumentalizzazione

ROMA - Basta con comportamenti «oggettivamente politici» da parte di magistrati. Il leader dell'Anm, Rodolfo Sabelli, richiama il procuratore aggiunto di Palermo Antonino Ingroia che ieri, assieme al collega Nino Di Matteo, ha partecipato alla festa del 'Fatto quotidiano'. «Un richiamo a principi generali», ci tiene a precisare il presidente del 'sindacato delle toghe', che spiega di aver preso spunto dal resoconto pubblicato oggi sui giornali. «Tutti i magistrati, e soprattutto quelli che svolgono indagini delicatissime - ha evidenziato Sabelli - devono astenersi da comportamenti che possono offuscare la loro immagine di imparzialità, cioè da comportamenti oggettivamente politici».
Per il leader Anm «è condivisibile l'invito di Ingroia a rifiutare la connivenza e la collusione tra mafia e politica», ma «se è un invito ai cittadini a cambiare la classe dirigente del Paese il comportamento assume oggettivamente connotati politici e si rischia di offuscare l'immagine di imparzialità della Procura di Palermo».
Sabelli ha colto l'occasione per invitare i magistrati a «evitare ogni tipo di sovraesposizione». Per questo, se come accaduto ieri «ci si trova in manifestazioni di 'dissenso plateale' nei confronti del capo dello Stato - ha detto riferendosi alle parole di Marco Travaglio - un magistrato, a tutela della sua imparzialità, deve dissociarsi, soprattutto se è titolare di indagini molto delicate che si sono prestate a strumentalizzazioni esterne».

Ingroia: Rivendico analisi. Sabelli non conosce intervista - «Rivendico la mia analisi storica e sociologica del fenomeno mafioso: il collega Sabelli non conosce il contenuto della mia intervista e si è fidato di una frase estrapolata». Così il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia risponde alle parole del presidente dell'Anm Rodolfo Sabelli, che lo ha criticato per un comportamento definito «oggettivamente politico», mantenuto dal magistrato che ieri è intervenuto al dibattito organizzato nel corso del festa del 'Fatto Quotidiano'.
«Io ho fatto un intervento sul rapporto tra potere mafioso e politica - ha detto Ingroia -, e ho parlato di un certo modo di essere della classe dirigente che, invece di attuare una politica di annullamento, ha attuato una politica di contenimento della mafia e ho detto che per recidere i legami tra Cosa nostra e certa Classe politica occorre rinnovare la classe politica. La mia era una valutazione storica e sociologica che rivendico».
All'accusa di «non aver preso le distanze» dal clima di dissenso nei confronti del presidente della Repubblia Giorgio Napolitano, sviluppatosi durante il dibattito, Ingroia ha replicato sottolineando come «in un dibattito ognuno si assume la responsabilità personale delle proprie opinioni. Se si partecipa a un dibattito a più voci ciascuno dice quello che pensa e ne risponde».

Gasparri: Stupisce Anm, da tempo Ingroia militante politico - «É davvero stupefacente e commovente la rapidità con cui il presidente dell'Anm Sabelli ha censurato le esternazioni politiche di Ingroia». Lo ha dichiarato il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri, che ha aggiunto: «Sabelli ne ha contestato l'impropria esortazione a cambiar classe dirigente. Probabilmente nei mesi e negli anni precedenti il dottor Sabelli è stato lontano dal nostro Paese o ha ignorato i comportamenti e le affermazioni di Ingroia, che da tempo si è rivelato militante politico di parte provvisoriamente impegnato in una doppia attività di magistrato e di ideologo».

Pd: Da Gasparri rozza strumentalizzazione - «Gasparri ha perso un'occasione per tacere. La presa di posizione dell'Anm sulla partecipazione di Ingroia e Di Matteo alla festa del Fatto quotidiano non può essere oggetto dell'ennesima rozza strumentalizzazione sulla giustizia che il capogruppo del Pdl continua incessantemente a portare avanti minando la credibilità delle istituzioni e ostacolando ogni qualsiasi forma di confronto politico su temi fondamentali, a partire dal ddl anticorruzione». Così la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti.