23 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Scoppia la polemica dopo le parole del Premier

Gasparri a Monti: Prima o poi ci stufiamo

Il Capogruppo del Pdl al Senato: Parli di meno e sia più rispettoso con i partiti. Santanchè: Monti deve andare a casa, Pdl dica basta. Corsaro: Quanto dobbiamo sopportare ancora?. Gelmini: Sembra che al Premier a volte scappi il freno

ROMA - «In attesa della certa smentita di Mario Monti su quanto pubblicato dal sito del Wall Street Journal circa il livello dello spread a cui si sarebbe giunti se fosse rimasto in carica il governo Berlusconi, consiglieremo al presidente del Consiglio di parlare di meno, visto che ogni giorno escono sue dichiarazioni che poi deve immediatamente correggere». Così il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri commenta le parole del Premier.
«Per essere un tecnico, un professore - aggiunge Gasparri -, si sta rivelando più politico dei peggiori politici, costretti a precisare ciò che a loro viene in qualche modo attribuito. Mentre il Parlamento vota fiducie a raffica sarebbe bene che il suo comportamento fosse più equilibrato e rispettoso. Lo diciamo dopo non aver alimentato polemiche sulla sua intervista rilasciata allo Spiegel, in riferimento alla democrazia ed al Parlamento. Ci si potrebbe anche stufare prima o poi».

Santanchè: Monti deve andare a casa, Pdl dica basta - «Mi auguro che questa volta il Pdl dica basta: per me Monti deve andare a casa». Così Daniela Santanché questa sera durante la trasmissione In Onda su La7 ha commentato le dichiarazioni del premier Monti secondo cui se ci fosse stato ancora Berlusconi lo spread sarebbe arrivato a 1200. «Per me questo governo non è riuscito a fare nulla, il suo tempo è scaduto, game over».
In seguito l'esponente del Pdl ha anche sottolineato come non ci siano state reazioni alle parole del premier, che ha definito chiaramente «una gaffe»: «Mi stupisco che neanche il presidente della Camera Gianfranco Fini abbia detto niente: se le stesse parole le avesse pronunciate Berlusconi sarebbero tutti scesi in piazza a protestare».

Corsaro: Quanto dobbiamo sopportare ancora? - «Sullo spread a 1200 punti Monti ha detto un'idiozia. E la telefonata a Berlusconi è una toppa dovuta per forma ma che non cambia la sostanza». Lo dichiara Massimo Corsaro, vice presidente vicario del Pdl alla Camera, intervenendo al tg di 'Skytg24'.
«Mi chiedo e chiedo al mio partito quanto dovremo ancora sostenere un governo che, oltre ad essere inutile per la dimostrata inefficacia sui dati economici che era stato chiamato a migliorare, comincia addirittura ad essere nocivo per l'Italia, basti pensare che per aver dichiarato che i governi non devono tenere conto dei Parlamenti è riuscito a farsi dare dell'antidemocratico dai tedeschi, impresa mai riuscita neppure a Stalin. Se Monti chiede 34 fiducie in nove mesi per poi prenderti regolarmente a schiaffi, con le sue sparate forse cerca scappatoie per coprire il fallimento del suo esecutivo, addossando la responsabilità ad altri e provocando i partiti perché gli stacchino la spina. Abbia il buon gusto di tornare all'Università, dall'altro lato della cattedra, questa volta».

Gelmini: Sembra che a Monti a volte scappi il freno - «A volte sembra che nel guidare il governo al Presidente Monti scappi il freno». Lo ha affermato l'ex ministro Mariastella Gelmini (Pdl). «Sono giorni intensi e difficili - ha aggiunto - in cui tutti dobbiamo dar prova di autocontrollo e onestà intellettuale. D'altra parte l'altalena dello spread si è rivelata spesso indifferente ai tagli, ai risparmi e ai sacrifici tanto per Berlusconi quanto per Monti. E questa difficile esperienza dovrebbe accomunare più che dividere. Dobbiamo stare attenti: non c'è solo antipolitica; lo spirito antitedesco e il rifiuto dei sacrifici covano ormai sotto la cenere e se qualcuno li agitasse potrebbe anche buttare giù il castello della responsabilità e di questa lenta e faticosa ricostruzione».