29 marzo 2024
Aggiornato 13:00
La visita del Capo dello Stato ad Amman

Napolitano: Preoccupa la Siria ma la Giordania può riformarsi

Oggi per il Presidente della Repubblica incontri con Re e le più alte cariche giordane, presto una nuova legge elettorale e la definizione di un progetto per la nascita della corte costituzionale. Napolitano a San Suu Kyi: Premiato l'impegno per la Democrazia

AMMAN - «Il motivo di maggiore preoccupazione è la Siria». Giorgio Napolitano illumina i giornalisti su quelli che sono stati i suoi incontri istituzionali oggi ad Amman e punta dritto al cuore delle problematiche attuali in Medio Oriente.
«Abbiamo trovato il re molto interessato soprattutto agli sviluppi della situazione dei paesi della primavera araba, cui la Giordania pone attenzione e impegno», ha detto il capo dello Stato in conferenza stampa al Four Season hotel, dopo i vertici di questa mattina con il sovrano Adballah II, il presidente del Senato, Taher Masri, lo speaker della Camera bassa, Abdul Karim Doghmi, ma soprattutto il premier, Awn Khasawneh, nominato solo a ottobre e impegnato in «un processo di riforma considerato essenziale - ha detto lo stesso Napolitano - anche per rispondere alla necessità di un più aperto rapporto con l'opinione pubblica e una società in piena trasformazione, insomma con tutto quello che è accaduto nei paesi della primavera araba».

Non mancano le analogie con l'Italia, nelle dovute differenze. In Giordania è «imminente la presentazione della riforma elettorale e di riforme istituzionali - ha riferito Napolitano - tra cui l'istituzione di una commissione elettorale indipendente per il monitoraggio delle elezioni che potrebbero svolgersi in anticipo rispetto alla scadenza naturale». E infine, ha continuato ancora il capo dello Stato, «la definizione di un progetto per la nascita della corte costituzionale». Insomma, i colloqui di oggi «confermano come la Giordania sia in grado di mettersi al passo con le esigenze di maggiore rappresentatività e democrazia, necessarie per la stabilità politica in questi paesi».

Napolitano a San Suu Kyi: Premiato l'impegno per la Democrazia - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato al Premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi, per «esprimerle, a nome di tutto il popolo italiano, le mie più vive congratulazioni per la sua elezione al Parlamento del Myanmar e per il successo del suo partito, la Lega Nazionale per la Democrazia». «È questo - ha sottolineato il capo dello Stato - un significativo risultato che premia i suoi messaggi ricchi di idealità e il suo tenace impegno per l'affermazione della democrazia e la tutela dei diritti umani nel suo Paese. La comunità internazionale guarda oggi con rinnovata speranza agli sviluppi positivi in corso in Myanmar e incoraggia il governo a proseguire con convinzione sulla strada del ripristino e della tutela delle libertà fondamentali. In questo spirito - ha concluso Napolitano - le rinnovo i miei auguri per il suo mandato, nel perseguimento dei suoi nobili obiettivi».