28 marzo 2024
Aggiornato 23:00
Parla il governatore campano

Caldoro: Mi preoccupa il «nordismo cinico» della politica economica

«Bene Tremonti sul risanamento dei conti, ma servono azioni conseguenti»

ROMA - Il governatore della Campania, Stefano Caldoro, punta il dito contro il «nordismo cinico» dell'attuale politica e, in un'intervista a Repubblica assicura che il Sud non se ne starà a guardare. «Sono preoccupato - ha affermato - dal fatto che nella politica economica del Paese si stia affermando una propensione al nordismo cinico che favorisce una rendita di posizione del settentrione anziché stimolare la competitività». A suo giudizio, «la Lega si limita a fare i suoi interessi ma sbaglia ad arroccarsi su vecchie posizioni di rendita al posto di premiare chi ha la capacità di migliorare».

«Sono d'accordo con Tremonti - ha aggiunto Caldoro - quando parla di risanamento dei conti o dice che solo il Sud può crescere ridando spinta al paese. Ma poi non vedo azioni conseguenti, non vedo atti concreti. Chiaramente la Lega frena, mentre chi istintivamente è più vicino a questi problemi è Berlusconi, che ha una consapevolezza di questa sfida non molto diffusa nel resto del governo».

Caldoro si è poi detto sicuro che la maggioranza vincerà le amministrative perché «al Sud non c'è l'alternativa del centrosinistra» ma si è definito «molto preoccupato sul medio periodo: in Campania ci sono aree di povertà - ha sottolineato - che aumentano vertiginosamente, abbiamo un reddito pro capite sotto i 15 mila euro, più vicino ai 12mila dollari della Libia che agli oltre 30mila euro del Nord, e una disoccupazione giovanile ormai vicina al 40%. Sono dati che prima o poi una ripercussione l'avranno, che porteranno forti tensioni sociali e un significativo allontanamento dalla politica».