17 settembre 2024
Aggiornato 09:30
Rinvio a giudizio dei giudici di Trani

S&P e Fitch hanno complottato contro Berlusconi

Forza Italia esprime «grande soddisfazione» per il rinvio a giudizio a Trani di sei tra manager ed analisti di Standard & Poor's e ad altri due dell'agenzia Fitch, accusati di manipolazione del mercato.

ROMA - Forza Italia esprime «grande soddisfazione» per il rinvio a giudizio a Trani di sei tra manager ed analisti di Standard & Poor's e ad altri due dell'agenzia Fitch, accusati di manipolazione del mercato.

L'IPOTESI COMPLOTTO - Secondo il presidente dei deputati Fi, Renato Brunetta, «il complotto comincia a prendere forma anche in Italia. Crediamo di aver documentato sin dal 2011 il grande imbroglio che stava alla base di una strategia tesa a speculare sul debito sovrano del nostro paese e a cancellare la democrazia in Italia, costringendo Berlusconi alle dimissioni, sulla base dell'invenzione dello spread. A questa strategia le agenzie di rating dettero un contributo determinante. Adesso emergono dalla procura di Trani accuse che appaiono documentate da riscontri oggettivi, che hanno comportato il rinvio a giudizio degli analisti di Fitch e di Standard & Poor's. Le carte diranno, quindi, chi aveva visto giusto. E noi continuiamo a chiedere la Commissione parlamentare d'inchiesta sulle vicende, le cause e le responsabilità, anche internazionali, che in quell'estate-autunno 2011 hanno portato alle dimissioni di Berlusconi e del suo legittimo governo».

BERGAMINI: ECCO PERCHÈ BERLUSCONI FU COSTRETTO ALLE DIMISSIONI - Per la responsabile comunicazione di Fi, Deborah Bergamini, «il rinvio a giudizio dei manager e degli analisti di Standard & Poor's e di Fitch per il declassamento dell'Italia apre ulteriori squarci su ciò che è accaduto nell'estate 2011 e sul perché si è arrivati alle dimissioni forzate del governo Berlusconi. Rinnoviamo pertanto la nostra richiesta di istituire una commissione parlamentare d'inchiesta che faccia luce sull'accaduto. Vogliamo sapere in che modo la nostra democrazia e la sovranità popolare dell'Italia sono state violate».

IN ATTO UNA DEVASTANTE DELEGITTIMAZIONE DEL GOVERNO BERLUSCONI - Il senatore di Fi Luigi d'Ambrosio Lettieri afferma a proposito della vicenda: «La decisione di rinvio a giudizio emessa dal gup di Trani, Angela Schiralli, a carico di sei manager ed analisti di Standard & Poor's e di altri due manager dell'agenzia Fitch, accusati di manipolazione del mercato aggravata conferma un quadro gravissimo e inquietante che rafforza il nostro impegno a proseguire sulla strada della difesa della democrazia e delle prerogative dello Stato e dei cittadini italiani, a tutela della collettività e a ristoro degli incalcolabili danni sia economici all'erario, come calcola la Corte dei Conti del Lazio sui 120 miliardi di euro, che politici, subiti come elettori e parlamentari di FI-PdL. Se, infatti, come sostiene l'impianto accusatorio della Procura, le pagelle emesse e le informazioni diffuse dalle agenzie di rating inquisite sullo stato di salute dell'economia italiana e sulle iniziative di risanamento e rilancio economico adottate dal Governo Berlusconi allora in carica, sono il frutto di manipolazioni e, dunque, sono state falsate e distorte, non solo i cittadini italiani avrebbero subito un ingente danno economico, ma si sarebbe creata a livello nazionale e internazionale una devastante azione di delegittimazione del Governo, della stabilità economica dell'Italia e della maggioranza di centrodestra che governava il Paese. Vanno ricordate a questo proposito, anche le testimonianze riportate da Friedman nel suo libro e le dichiarazioni dell'ex segretario al Tesoro del primo governo Obama, Timothy Geithner su presunte trame ordite da alcuni funzionari europei per far cadere il governo Berlusconi. Quel che si dice la tempesta perfetta. Non si può tollerare, in uno stato democratico, che restino ombre pesanti su quanto accaduto. Alla Procura di Trani va il plauso per la coraggiosa e meritoria azione di giustizia e di verità».

L'INGERENZA ESTERNA SUI MECCANISMI DEMOCRATICI DI FI - Per il senatore di Forza Italia Andrea Mandelli, «il rinvio a giudizio di manager e analisti di Ficht e Standard & Poor's è un altro elemento che si aggiunge alle tante testimonianze che hanno confermato un'ingerenza esterna sui nostri meccanismi democratici, culminata con le dimissioni del governo Berlusconi nel 2011 e con il successivo arrivo dei tecnici. Da tempo chiediamo che venga fatta luce su quegli accadimenti, nella convinzione che la tutela delle nostre istituzioni democratiche passi anche, inevitabilmente, dal sapere quali forze hanno agito e in che modo gli è stato possibile sovvertire il volere dei cittadini italiani. Il processo che ora si apre va, dunque, seguito con attenzione ed equilibrio, senza propagandismo ma con la speranza che ci aiuti a capire».