Veltroni: o nuovo esecutivo d'emergenza o voto
«Un governo che comprenda tutte le forze parlamentari che porti avanti federalismo e riforma elettorale»
TORINO - Walter Veltroni nel suo intervento al Lingotto ha ribadito di condividere la linea del Pd per uscire dalla crisi del governo Berlusconi e la rilancia: «Un nuovo governo, non un ribaltone, che comprenda tutte le forze parlamentari, con un premier che sappia garantire un clima istituzionale nuovo. Un governo che si proponga di rasserenare la situazione, fronteggi le emergenze sociali e finanziarie, riformi immediatamente la orrenda legge elettorale».
FEDERALISMO - «In questo contesto, e in un clima più sereno e ascoltando le proposte migliorative delle autonomie, si potrebbe portare a compimento l'iter del federalismo, oggi messo a rischio dal clima di scontro in atto - ha aggiunto l'ex segretario del Pd -. Credo che questo, in altri paesi, farebbero forze politiche non egoiste, non dominate dalla furbizie tattiche. Forze che poi, in un clima repubblicano, tornerebbero a dividersi, in un bipolarismo maturo».
LEGGE ELETTORALE - Veltroni ha però precisato che pur avendo «sostenuto in questi mesi che andare a votare in questo clima e con questa legge elettorale sarebbe la peggiore delle soluzioni. Lo confermo», ma ha avvertito: «ce n'è una soltanto di soluzione ancora peggiore: la livida prosecuzione di un governo al tempo stesso inesistente e pericoloso, con un ulteriore imbarbarimento della situazione nazionale. In questo caso si, credo che le opposizioni, unite, dovrebbero chiedere le elezioni».
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