La Gelmini assicura: approveremo la riforma della Giustizia
«A Berlusconi riservato lo stesso trattamento di Craxi e Andreotti»
MILANO - «Non ci facciamo intimidire da una parte piccola ma agguerrita che a Milano è forte e che vorrebbe distruggere la politica» e quindi «andiamo avanti, non ci fermeremo finché la riforma della giustizia diventerà realtà». Lo ha detto il ministro per la Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini, parlando a un convegno organizzato dall'associazione «Noi riformatori». «Siamo avvezzi a questi tentativi: Si è tentata la via giudiziaria per screditare il presidente del Consiglio. La residenza di Arcore è stata trattata come la casa del grande Fratello. E questa quantità di fango si tradurrà in ulteriore consenso per Berlusconi».
Per la Gelmini, a Berlusconi «è stato riservato lo stesso trattamento riservato a Bettino Craxi e a Giulio Andreotti». In altre parole, «Siamo al tentativo - osserva il ministro - di rovesciare l'ordine democratico, di ribaltamento del voto».
Il tema della riforma della giustizia, secondo Gelmini «è ancora forte. Una parte della politica ha paura» perché «parte della magistratura se vuole è in grado di distruggere la vita di un politico». «Vogliamo onorare - ha concluso il ministro - la memoria di Craxi, di Mannino, di tutti coloro che sono perseguitati politici dalla sinistra. E a questa magistratura che utilizza disinvoltamente denaro pubblico, in un momento di tagli e risparmi, per mettere sotto intercettazione centinaia di linee, diciamo che non abbiamo paura».
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