Sacconi alla Marcegaglia: non c'è nessuna paralisi
Il Ministro del Lavoro: «Borghesie furbette non si illudano. O Berlusconi o elezioni Contro il Premier accanimento alcuni settori politica ed economia»
ROMA - Il governo non è affatto «paralizzato» e le «borghesie furbette» non possono illudersi sulla possibilità di un cambio di esecutivo senza passare per le elezioni. Lo afferma il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, dopo le parole del leader di Confindustria, Emma Marcegaglia, sulla mancanza di «azione del governo» e sul paese «in preda a una paralisi».
«BORGHESIE FURBETTE» - «Tutto si può forse dire - sottolinea Sacconi in una nota - tranne che il governo sia paralizzato. Le borghesie furbette non si illudano. La parola torna sempre al popolo che sa riconoscere le élite egoiste in ricorrente combutta con i conservatori ideologizzati».
«Quanto ai governi tecnici - aggiunge il ministro - sono oggi ben difficili a farsi, perché dei precedenti rimangono i ricordi pessimi di ciò che non hanno fatto, i grandi interessi privati che si sono espressi in danno del bene comune della Nazione, mentre quelli che li hanno sostenuti non sono stati rieletti. Quindi, o Berlusconi o elezioni».
ACCANIMENTO - «Sette inchieste in venti giorni attorno al premier - sottolinea Sacconi - costituiscono di per sè una dimensione che non può non far pensare a un accanimento organizzato o quantomeno convergente di tutti quei settori economici, politici e istituzionali che non hanno mai accettato l'esito del voto popolare, che aspirano al potere senza la fatica e la responsabilità del consenso».
«Tutto si può forse dire - afferma il ministro del Welfare - tranne che il governo sia paralizzato. La finanza pubblica è sotto controllo e i collocamenti in corso ne risentono positivamente. La riforma delle pensioni è alle nostre spalle. Il decisivo controllo della spesa sanitaria attraverso i costi standard del federalismo fiscale è a portata di mano. La coesione sociale tiene nonostante la crisi grazie a sindacati responsabili e a ammortizzatori sociali senza precedenti».
«È ormai prossima - conclude Sacconi - la presentazione di un provvedimento per la crescita e l'occupazione dell'entità di circa 7 miliardi totalmente auto compensato. La riforma dell'università è in dirittura d'arrivo. Il disegno di legge delega sullo Statuto dei lavori andrà a uno dei prossimi consigli dei ministri. La lotta alla criminalità organizzata continua a segnare risultati come mai in passato».
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