Ucraina - Russia, le news di oggi. Mosca: obiettivo primario è il Donbass. Energia, Consiglio UE: «Prese decisioni difficili»
Le notizie di oggi 25 marzo 2022: gli aggiornamenti in tempo reale e la diretta del trentesimo giorno di conflitto. Draghi: «Aiuti sul gas dagli USA, in arrivo 15 miliardi di metri cubi»

Intelligence: comandante russo ucciso dai suoi soldati. In Europa è il giorno dell'energia, con Biden e Von der Leyen che annunciano interventi comuni e una task force per liberarsi dal gas russo. Il presidente americano: «Risponderemo ad attacchi chimici». Sul campo, le truppe di Kiev recuperano terreno ma le bombe e i missili russi non si fermano. Il presidente Volodymyr Zelensky assicura ai suoi, in un video notturno: «Ci stiamo avvicinando alla pace. Questa guerra non può essere senza vittoria».
Pesanti attacchi missilistici contro Irpin, a nord della capitale. Fuori uso anche un importante deposito di carburante ucraino, mentre a Mariupol si temono 300 vittime sotto le macerie del teatro e l'Onu riceve notizie di fosse comuni. Il Cremlino, dice l'intelligence Usa, vorrebbe concludere la guerra entro il 9 maggio.
23:53 - Pentagono: Mosca sta mobilitando forze dalla Georgia
La Russia ha iniziato a mobilitare rinforzi da inviare in Ucraina a fronte delle perdite registrate in un mese di conflitto. Lo ha detto un funzionario del Pentagono, citando le ultime valutazioni dell'intelligence. «Ora abbiamo indicazioni che stiano attingendo forze dalla Georgia - ha detto il funzionario, citato dal Washington Post - truppe russe di base in Georgia. Non abbiamo un numero esatto».
23:03 - Kiev: «Anche l'Italia tra garanti sicurezza»
Kiev «è felice» di apprendere che «nella lista dei paesi indicati come possibili garanti della sicurezza dell'Ucraina figura anche l'Italia»: lo ha detto il capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, nel corso di un evento organizzato dal think tank americano Atlantic Council. Yermak ha ricordato che già prima dell'inizio della guerra con la Russia «tra paesi indicati come possibili garanti della nostra sicurezza noi abbiamo sempre indicato i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu, più la Germania, più la Turchia». «Ora sono coinvolti in queste consultazioni Israele e Canada, e oggi ho ricevuto la notizia e siamo felici di accogliere in questa lista l'Italia», ha aggiunto.
Il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky ha quindi aggiunto che per Kiev sarebbe importante che «questa lista fosse più ampia, sarebbe importante avere anche India, Giappone, e i paesi che confinano con l'Ucraina».
22:45 - Funzionario USA: in aumento i mercenari Wagner nel Donbass
Il numero dei mercenari del gruppo paramilitare russo Wagner, con esperienza di combattimento in Siria e in Libia, dovrebbe più che triplicare in Ucraina, passando dai circa 300 di un mese fa fino 1.000 uomini. Lo ha detto un funzionario Usa citato dal New York Times. Secondo il funzionario, i combattenti di Wagner saranno dispiegati nel Donbass, nel sud-est dell'Ucraina. Oggi il vicecapo di stato maggiore russo, generale Sergey Rudskoy, ha annunciato che Mosca concentrerà le operazioni nell'Est dell'Ucraina per la «liberazione» del Donbass.
22:15 - Putin firma legge contro «falsità» su azioni all'estero
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato la legge che introduce pene detentive fino a un massimo di 15 anni per la pubblicazione di informazioni «diffamatorie o false» su azioni compiute all'estero dalla Russia. Lo riporta l'agenzia di stampa Ria.
21:39 - Consigliere Zelensky: «Alta probabilità negoziati falliscano»
«C'è un'alta un'alta probabilità che i negoziati di pace falliscano», perchè «da una parte la Russia partecipa ai negoziati di pace, dall'altra prepara un'escalation militare»: è quanto ha detto a Otto e mezzo su La7 Alexander Rodnyansky, consigliere del presidente ucraino Zelensky e negoziatore per l'Ucraina, precisando che i colloqui con Mosca «non si sono fermati, ma sicuramente ci sono stati dei rallentamenti».
«I russi dicono di essere interessati alla pace, ma non lo sono. Cercano di dare questa idea all'Occidente per evitare nuove sanzioni. Sicuramente noi non cederemo nessun territorio, questo é fuori dal tavolo. Possiamo accettare la questione della neutralità», ha precisato. Per Rodnyansky, perchè i negoziati non falliscano, «dovete mettere la Russia nelle condizioni che non possa proseguire la guerra».
21:27 - Kuleba: negoziato con Mosca «molto difficile»
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha definito «molto difficile» il processo negoziale in corso con la Russia, sottolineando che Kiev non rinuncia alle sue richieste: «Insistiamo, prima di tutto, sul cessate il fuoco, su garanzie di sicurezza e integrità territoriale dell'Ucraina», ha precisato Kuleba in un comunicato. Oggi anche il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky ha dichiarato che «le posizioni convergono sui punti secondari, ma sulle principali questioni politiche stiamo camminando sull'acqua».
Nello stesso comunicato Kuleba ha smentito quanto detto dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan su un'intesa che sarebbe stata raggiunta su quattro punti in discussione: «Non c'è accordo con la Russia sui quattro punti menzionati dal presidente della Turchia».
21:10 - Pentagono: russi hanno perso il pieno controllo di Kherson
Le forze russe hanno perso il pieno controllo della città di Kherson, la città portuale sul Mar Nero occupata il 3 marzo scorso dalle truppe di Mosca. Questa la valutazione fatta oggi dal Pentagono. «Non sembra essere saldamente sotto il controllo russo come prima - ha detto sotto anonimato un alto funzionario della Difesa americana, citato dal Washington Post - gli ucraini stanno cercando di riconquistare Kherson e possiamo dire che oggi è di nuovo un territorio conteso».
21:10 - Putin: «Russia vittima della cancel culture dell'Occidente»
La Russia è caduta vittima della cancel culture diffusa in Occidente. Lo ha detto oggi il presidente russo Vladimir Putin, assegnando incontrando i vincitori del premio presidenziale per le arti e la letteratura per bambini e ragazzi e giovani artisti. «Basta ricordare il fenomeno della cancel culture. In altre parole, l'ostracismo, il boicottaggio, o anche la totale soppressione e oblio di fatti evidenti, di libri, nomi di personaggi pubblici e letterari storici e contemporanei, e semplicemente di persone che non si adattano ai modelli moderni, per quanto assurdi possano essere in realtà», ha detto Putin, citato dall'agenzia Interfax.
«Ora sono in atto tentativi per cancellare un intero paese di 1.000 anni, il nostro popolo. Sto parlando della progressiva discriminazione di tutto ciò che è associato con la Russia. Con totale connivenza, e a volte incoraggiamento, da parte delle élite al potere - ha aggiunto - Tchaikovsky, Shostakovich e Rachmaninoff vengono grattati via dai manifesti dei concerti; gli autori russi e i loro libri vengono banditi. L'ultima volta che una tale massiccia campagna di distruzione della letteratura indesiderata è stata portata avanti risale a quasi 90 anni fa, da parte dei nazisti in Germania».
21:06 - Mosca: obiettivo prioritario è il controllo del Donbass»
Il primo obiettivo per le forze russe in Ucraina è il controllo dell'intera regione del Donbass, nell'est del Paese. Lo ha detto il ministero della Difesa di Mosca citato dalla Tass. «Le forze armate russe si concentreranno sulla completa liberazione del Donbass», si legge in una nota del ministero. Gli attacchi per infliggere perdite alle forze ucraine nei territori assediati, si aggiunge nel comunicato, hanno lo scopo di impedire che Kiev invii rinforzi verso il Donbass.
21:05 - Mosca: stop gas e petrolio russo avrà conseguenze colossali
Un embargo su gas e petrolio russo porterà a «conseguenze colossali» per l'economia europea e mondiale. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri russo, avvertendo che «il rifiuto di acquistare il gas in rubli può portare a una crisi dei pagamenti e, alla fine, a una serie di bancarotte a livello mondiale».
21:04 - Mosca: risponderemo subito a tentativi no-fly zone
La Russia «risponderà immediatamente in modo appropriato al tentativo di chiudere lo spazio aereo sull'Ucraina». Il monito è arrivato dal portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, in un briefing. Lo riporta Ria Novosti.
21:03 - Scholz: «Germania scettica per interventi sul mercato energetico»
«La Germania e altri Paesi sono scettici quando si tratta di interventi sul mercato» dell'energia «perché si mette a rischio le forniture e non c'è un effetto sostenibile sui prezzi». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz al termine del Consiglio europeo. «Ci sono molte misure che abbiamo discusso, la Commissione europea presenterà delle proposte» e «questo è positivo», ha aggiunto.
21:02 - Draghi: «Dagli USA 15 miliardi di metri cubi di gas liquefatto»
«Gli Stati Uniti hanno dimostrato la volontà di aiutare l'Europa. La prima azione è l'invio di 15 miliardi di metri cubi di gas liquefatto. Si tratta del 10% di quanto viene importato dalla Russia». Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del vertice Ue a Bruxelles.
21:01 - Wsj: Biden pensa a risposta nucleare in «circostanze estreme»
Joe Biden fa un passo indietro rispetto alle sue promesse in campagna elettorale e sposa il tradizionale approccio americano: quello che prevede l'uso della minaccia di una risposta nucleare come deterrente per i pericoli convenzionali e non nucleari, lasciando di fatto aperta la porta alla possibilità di usare le armi atomiche in «circostanze estreme». Il cambio di rotta, riporta il Wall Street Journal, è avvenuto sotto la pressione delle ultime settimane degli alleati che ha spinto Biden a ripensare la sua posizione.
21:00 Boris Johnson e Xi per un'ora al telefono: «Discussione schietta»
Boris Johnson ha avuto oggi «una discussione franca e schietta» con il presidente cinese Xi Jinping sull'invasione russa dell'Ucraina. Lo riferisce un portavoce di Downing Street, dopo le prime informazioni rimbalzate da Pechino sul colloquio, usando aggettivi che in diplomazia evidenziano un apparente mancato accordo sulla richiesta rivolta dal premier britannico e dai leader dell'Occidente in genere a esercitare una pressione su Vladimir Putin per uno stop alle ostilità da parte delle forze di Mosca. La conversazione è durata «circa un'ora» e ha riguardato secondo Londra anche «uno spettro di questioni d'interesse comune».
20:07 - Zelensky: «Colloquio con Erdogan sui negoziati»
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha avuto oggi un colloquio con l'omologo turco Recep Tayyip Erdogan «sugli esiti del summit Nato» che si è tenuto ieri a Bruxelles. Lo ha riferito il leader ucraino sul proprio account Twitter, aggiungendo di aver avuto con Erdogan anche uno «scambio di valutazioni sugli attuali sforzi diplomatici». I due leader hanno anche discusso della «minaccia di crisi alimentare e dei modi per prevenirla», ha aggiunto Zelensky. Da parte sua, secondo quanto riportato dai media turchi, Erdogan ha sottolineato «l'impegno della Nato per l'integrità territoriale dell'Ucraina» e ha ribadito il proprio impegno a favore del processo negoziale con la Russia.
19:49 - Kiev: missili russi su centro di comando forza aerea
Il centro di comando della forza aerea ucraina di Vinnytsia, nel centro del Paese, è stato colpito oggi da missili da crociera russi, che hanno causato «danni ingenti» all'infrastruttura. Lo ha riferito l'esercito ucraino in un comunicato. «I russi hanno lanciato sei missili da crociera. Alcuni sono stati abbattuti dalla difesa antiaerea. Gli altri hanno colpito diversi edifici, provocando ingenti danni», recita la nota.
19:38 - Polonia, Slovenia e Rep.Ceca: piano in 10 punti per sostegno Ucraina
Polonia, Slovenia e Repubblica Ceca hanno preparato un «piano in dieci punti per sostenere l'Ucraina», che propone di scollegare tutte le banche russe da Swift, escludere il Paese da tutte le organizzazioni internazionali, sospendere i visti per tutti i cittadini russi e imporre sanzioni ai membri del partito al potere Russia Unita. Lo ha annunciato il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki.
19:37 - CERN inasprisce sanzioni contro la Russia per Ucraina
Il Cern, l'organizzazione europea per la ricerca nucleare che ospita a Ginevra il più grande acceleratore di particelle del mondo, ha inasprito le sanzioni contro la Russia in risposta all'invasione militare dell'Ucraina. L'8 marzo i 23 Stati membri del Cern hanno sospeso «fino a nuovo avviso» lo status di osservatore russo per l'acceleratore di particelle Lhc (Large Hadron Collider), un enorme anello di 27 chilometri sottoterra al confine franco-svizzero.
19:16 - ONU: spetta al G20 decidere se escludere o meno la Russia
Spetta ai Paesi del G20 decidere se espellere o meno la Russia dal forum intergovernativo. Lo ha affermato il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric. «Questa è una decisione del Gruppo dei Venti, di cui il segretario generale non fa parte», ha detto Dujarric durante una conferenza stampa.
18:54 - Finlandia prevede ricevere tra 40mila e 80mila rifugiati ucraini
La Finlandia prevede di ricevere dai 40mila agli 80mila rifugiati dall'Ucraina ed è pronta a garantire protezione temporanea a tutti i richiedenti asilo, compreso il rilascio di permessi di soggiorno e diritto illimitato al lavoro. Lo ha affermato il ministero dell'Economia di Helsinki.
18:48 - Qatar: Non sceglieremo da che parte stare, ma daremo gas a Europa
Il Qatar non «sceglierà da che parte stare» ma continuerà a fornire gas all'Europa. Lo ha affermato il ministro dell'Energia di Doha. Commentando la guerra Russia-Ucraina, Saad Sherida Al-Kaabi ha detto alla Cnn: «Dal punto di vista degli affari, non scegliamo da che parte stare».
18:15 - Spotify annuncia sospensione servizio in Russia
La piattaforma di streaming musicale Spotify ha sospeso i servizi in Russia in seguito all'invasione dell'Ucraina. Lo ha indicato un portavoce al Guardian. Un portavoce dell'azienda ha affermato che, sebbene sia importante «cercare di mantenere operativo il nostro servizio in Russia per fornire notizie e informazioni affidabili e indipendenti nella regione», l'impatto della nuova legislazione «limita ulteriormente l'accesso alle informazioni, elimina la libertà di espressione e criminalizza alcuni tipi di notizie mettendo a rischio la sicurezza dei dipendenti di Spotify e forse anche dei nostri ascoltatori».
15:35 - Kievannuncia morte di un altro generale russo
La presidenza ucraina ha annunciato la morte di un altro generale russo, Iakov Rezantsev, nei combattimenti in corso nel sud del Paese; la notizia non è stata confermata dal Ministero della Difesa di Mosca. Rezantsev, comandante della 49a armata sud, sarebbe morto nel bombardamento dell'aerodromo di Chornobaïvka, nella regione di Kherson.
15:07 - Mosca riconosce la morte di 1.351 suoi soldati in crisi Ucraina
La Russia ha riconosciuto la morte di 1.351 dei suoi soldati dall'inizio dell'offensiva militare in Ucraina un mese fa, accusando i Paesi occidentali di aver commesso un «errore» consegnando armi a Kiev. «Durante l'operazione militare speciale, 1.351 soldati sono stati uccisi e 3.825 feriti», ha detto il vice capo di stato maggiore Sergei Roudskoy in conferenza stampa. Inoltre, la Russia ha accolto 419.736 rifugiati dall'Ucraina dall'inizio dell'operazione, secondo Mikhail Mizintsev, direttore del Centro nazionale russo per la gestione della difesa.
13:00 - Vice premier Kiev chiede corridoio umanitario domani per Chernihiv
Il vice primo ministro ucraino ha annunciato che l'Ucraina vuole un corridoio umanitario domani per Chernihiv. Lo riporta la Reuters. Due giorni fa le forze russe sono state accusate di aver preso in ostaggio cittadini della città sotto assedio, mentre le autorità locali hanno imposto il razionamento dell'acqua potabile ai civili intrappolati.
12:43 - Forze russe creano corridoio fra Crimea e Donetsk
Le forze russe hanno creato un collegamento terrestre fra la penisola della Crimea e la regione del Donetsk: lo ha reso noto il Ministero della Difesa ucraino. «Il nemico ha avuto parziale successo nel creare un corridoio fra la Repubblica autonoma di Crimea, occupata temporaneamente, e una parte della regione del Donestk», si legge in un comunicato della Difesa.
12:12 - Mosca: USA hanno armi chimiche e biologiche in Ucraina
La Casa Bianca vuole «distogliere l'attenzione» dai programmi chimici e biologici degli Stati Uniti in Ucraina con gli avvertimenti riguardanti un eventuale uso delle armi chimiche da parte della Russia: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «È chiaro che gli americani cercano di distogliere l'attenzione parlando di una pretesa minaccia russa sullo sfondo dello scandalo provocato dai programmi di sviluppo delle armi chimiche e biologiche che gli Stati Uniti hanno organizzato in diversi Paesi, compresa l'Ucraina», ha concluso Peskov.
11:53 - Peskov: «Esclusione Russia da G20 non sarebbe fatale»
Un'eventuale esclusione della Russia dal G20 come ritorsione per l'invasione dell'Ucraina non costituirebbe un evento «fatale» per Mosca: lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «Per quanto riguarda il formato G20, è importante, ma nelle circostanze attuali, in cui la maggior parte dei suoi membri è in guerra economica con la Russia, non succederebbe nulla di fatale», ha concluso.
11:44 - Kiev a UE: «Chiudere frontiere con Russia e Bielorussia»
L'Ucraina ha chiesto all'Unione Europea di chiudere le proprie frontiere con la Russia e la Bielorussia. In un comunicato, il Ministero delle Infrastrutture ucraino ritiene il provvedimento «necessario par fermare la fornitura al Pese aggressore di beni dual use utilizzabili a fini militari».
11:27 - Erdogan: «Putin dovrà essere artefice della pace»
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan chiederà all'omologo russo Vladimir Putin di essere «l'artefice della pace in Ucraina» in un colloquio telefonico previsto nei prossimi giorni: lo ha reso noto la stampa turca. «Ora devi fare un gesto onorevole, devi essere l'artefice della pace», questo il messaggio che Erdogan intende trasmettere al Cremlino.
Secondo il Presidente turco Russia e Ucraina hanno raggiunto un accordo su quattro dei sei punti negoziali, fra cui la rinuncia di Kiev alla Nato, il disarmo e le garanzie di sicurezza; rimangono invece delle divergenze in merito allo status della regione separatista del Donbass e della Crimea. «Ma l'Ucraina rimane uno Stato, e per Kiev è fuori questione accettare un disarmo completo, pur essendo disposta a un compromesso» ha concluso Erdogan, che dovrebbe avere oggi un colloquio con l'omologo ucraino Volodymir Zelensky.
11:03 - Ambasciatore Russia: «Prima finisce e meglio è»
Prima finisce meglio è: sono in corso trattative con l'Ucraina e speriamo in esiti positivi». Lo ha detto l'ambasciatore della Russia in Italia, Sergey Razov, fuori dal tribunale di Roma in una improvvisata conferenza stampa dopo aver depositato una querela in relazione ad alcuni articoli di stampa.
10:49 - Ambasciatore Russia: «Vittime civili? Anche in Donbass»
«Per otto anni ho visto quello che hanno passato i civili del Donbass: ci sono stati oltre 14mila morti, tra cui molti bambini». Lo ha detto l'Ambasciatore della Russia in Italia, Sergey Razov, rispondendo ad una domanda dei cronisti fuori dal tribunale di Roma riguardo alle vittime civili causate dal conflitto in Ucraina. «Provo molto rammarico», ha spiegato. «Le forze ucraine continuano a bombardare con armi pesanti i civili nel Donbass», ha detto ancora.
10:37 - Ambasciatore Russia: «Federazione colpisce siti militari»
«La Russia non sta attaccando i civili nella città ucraina di Mariupol o in altre località ma seguendo le indicazioni del presidente Vladimir Putin di colpire solo siti militari». Lo ha detto l'ambasciatore della Russia in Italia, Sergey Razov, fuori dal tribunale di Roma per depositare una querela. «È necessario valutare con molta attenzione quanto sta accadendo a Mariupol - ha continuato Razov - Ricordo quando il presidente Putin ha parlato degli obiettivi dell'operazione militare speciale e ha dato l'ordine di bombardare solo i siti militari», ha detto.
Rispondendo ad una domanda dei cronisti ha spiegato: «Per quel che riguarda la popolazione che è presente a Mariupol e nelle altre città, i militari russi stanno proponendo di aprire dei corridoi umanitari». Poi ha aggiunto riguardo alle ricostruzioni: «Dovreste sentire ambedue le parti e non soltanto quelle ucraine».
10:37 - Accordo UE-USA per aumentare la fornitura di gas
Gli Stati Uniti e l'Unione europea hanno annunciato un accordo sul gas naturale liquefatto, finalizzato a ridurre la dipendenza europea dalle forniture russe. L'accordo, riporta la Bbc, annunciato dal presidente Joe Biden nel corso della sua visita in Europa, prevede che gli Stati Uniti aumenteranno la fornitura di quindici miliardi di metri cubi entro la fine dell'anno. L'obiettivo è arrivare a 50 miliardi di metri cubi all'anno almeno fino al 2030.
La Russia fornisce attualmente il 40% del fabbisogno europeo di gas, e l'Ue ha annunciato l'intenzione di ridurre l’importazione come misura sanzionatoria per la guerra di Mosca in Ucraina. Una task force di Usa e Unione europea, secondo la Cnn, studierà inoltre come ridurre i gas a effetto serra diminuendo l'emissione di metano ed usando energia pulita.
10:28 - Ambasciatore Russia: «Interesse è mantenere rapporti»
«L'interesse dei popoli di Russia e Italia è quello di mantenere buoni rapporti». Lo ha detto l'ambasciatore della Russia in Italia, SergeY Razov, fuori dal tribunale di Roma dopo aver presentato una querela. «Lavoro in Italia da circa otto anni. Tutti questi anni io e i miei colleghi abbiamo fatto di tutto per costruire dei ponti. Sviluppare e rafforzare la collaborazione in campo economico, della cultura e in altri ancora. Adesso con rammarico devo constatare che ciò che è stato fatto è stato ribaltato», ha continuato il rappresentante diplomatico.
«Però, nell'opinione pubblica domina la comprensione del mantenimento dei rapporti amichevoli con la Russia. Penso che le crisi vanno e vengono e prima o poi andrà via anche questa, mentre gli interessi nazionali restano sempre. Credo che l'interesse chiave dei popoli russo e italiano sia mantenere buoni rapporti».
10:11 - Ambasciatore Russia: «Operazione finita quando obiettivi raggiunti»
«L'operazione finirà quando saranno raggiunti gli obiettivi definiti dal presidente Putin prima dell'avvio». Lo ha detto l'ambasciatore della Russia in Italia, Sergey Razov, per depositare una querela per istigazione a delinquere e apologia di reato rispetto a quanto scritto dalla Stampa.
10:05 - Ambasciatore Russia: «Da 8 anni qui, ma ora tutto rivoltato»
«Lavoro in Italia da 8 anni e ho lavorato con Renzi, Conte, Letta e adesso Draghi. Abbiamo fatto di tutto per costruire ponti, rafforzare i rapporti in economica, cultura e altri campi. Con rammarico adesso tutto è stato rivoltato». Lo ha detto l'ambasciatore della Russia in Italia, Sergey Razov, arrivato a piazzale Clodio per depositare una querela contro un quotidiano italiano.
09:53 - Ambasciata Russia querela quotidiano italiano
«Chiedere la morte di Putin è un reato». L'ambasciatore della Russia in Italia ha depositato stamane in Procura a Roma una querela per i reati di istigazione a delinquere ed apologia di reato in relazione ad un articolo pubblicato il 22 marzo scorso sulla Stampa. «Nel titolo si considera la possibile uccisione di Putin - ha detto Sergey Razov - Questo è fuori etica, morale e regole del giornalismo. Chiedo alla magistratura Italiana di esaminare questo caso, confido nella giustizia di questo Paese».
09:47 - Ambasciatore Russia: «Armi italiane usate per uccidere»
«La cosa che ci preoccupa è che gli armamenti italiani saranno usati per uccidere cittadini russi. Voglio ricordare che la decisione è stata presa quando è iniziata la prima tappa delle trattative: i fucili vengono distribuiti non solo tra i militari, ma anche tra i cittadini e non si capisce come e quando saranno usati». Lo ha detto l'ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov, fuori dal tribunale di Roma per depositare un esposto per istigazione a delinquere e apologia di reato.
«La cosa che ci preoccupa è che gli armamenti italiani saranno usati per uccidere cittadini russi. E voglio ricordare che la decisione è stata presa quando è iniziata la prima tappa delle trattative: i fucili vengono distribuiti non solo tra i militari, ma anche tra i cittadini e non si capisce come e quando saranno usati». Lo ha detto l'ambasciatore della Russia in Italia, Sergey Razov, nel corso di una improvvisata conferenza stampa davanti al tribunale di Roma
09:45 - Ambasciatore Russia: «Dubbi su foto e filmati»
«Dovreste seguire entrambi i messaggi e non solo quelli della parte ucraina. Ogni giorno leggo la stampa italiana e vedo ogni giorno alcune foto la provenienza della quale è molto dubbiosa». Lo dice l'ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov, fuori dal tribunale di Roma. Il rappresentante diplomatico ha risposto ad una domanda riguardante i bombardamenti su Mariupol.
09:41 - Ambasciatore Russia: «Nessuna minaccia nucleare»
«Nessuna minaccia sul nucleare da parte di Mosca, ma riflessioni di scenari possibili in caso di minacce per la sicurezza della Federazione russa». Lo ha detto l'ambasciatore della Russia in Italia, Sergey Razov, parlando con la stampa fuori dal palazzo di giustizia di Roma.
09:37 - Londra: ucraini riconquistano posizioni a est di Kiev
Le forze ucraine hanno riconquistato alcune città e postazioni difensive nei sobborghi orientali di Kiev: lo afferma il rapporto dell'intelligence britannica sull'andamento del conflitto ucraino. Anche l'offensiva delle forze russe su Odessa si trova in una situazione di stallo «per problemi logistici e per la resistenza ucraina», conclude il rapporto.
09:28 - Mosca: distrutto deposito carburante forze ucraine
Le forze armate russe hanno distrutto «il più grande deposito di carburante rimasto all'esercito ucraino» con dei missili da crociera: lo ha reso noto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konachenkov. Konachenkov non ha fornito ulteriori dettagli se non che il deposito serviva ad approvvigionare «le unità ucraine nella parte centrale del Paese».
08:04 - Rapporto USA: missili russi inefficienti al 60%
I missili russi utilizzati in Ucraina falliscono nel 60% dei casi, secondo un rapporto statunitense riportato da Reuters. L'inefficienza può riguardare qualsiasi cosa, dall'incapacità di lanciare i missili a quella di colpire il bersaglio scelto. Secondo Washington, la Russia ha lanciato 1100 missili dall'inizio della guerra.
07:54 - Due missili russi colpiscono edificio militare a Dnipro
Due missili russi hanno colpito un complesso militare in periferia di Dnipro, nell'Ucraina occidentale, distruggendo degli edifici. Lo riferisce le autorità locali citati da Al Jazeera, secondo la quale non ci sono ancora notizie circa la eventuale presenza di morti o feriti.
07:48 - Mosca: possibili pagamenti in Bitcoin da paesi amici
La Russia potrebbe accettare pagamenti in Bitcoin di petrolio e gas da paesi che hanno un atteggiamento «amichevole» nei confronti di Mosca. Lo ha affermato il presidente della commissione della Duma sull'energia, Pavel Zavalny, che, citato dalla Bbc, ha indicato l'esempio di Cina e Turchia come paesi «non coinvolti nelle sanzioni». Il presidente russo Vladimir Putin ha detto nei giorni scorsi che i paesi «nemici» dovrebbero pagare in rubli.
07:12 - Medvedev: «Sanzioni Occidente consolidano società russa»
Per il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev le «stupide sanzioni» che l'Occidente ha imposto alla Russia per far rivoltare il popolo russo contro il governo ottengono la reazione contraria: consolidano la società, poiché i russi hanno una mentalità diversa.
In una intervista Ria Novisti Medvedev ha spiegato come «in effetti, l'Occidente sta cercando di influenzare i cittadini del nostro Paese, di ferirli con queste sanzioni. E, alla fine, di provare a metterli contro la politica del governo, contro la politica del presidente russo, sperando che alla fine si tradurrà in qualche tipo di problema per le autorità, che creerà problemi per le autorità», ha detto Medvedev.
«Tuttavia, mi sembra che le persone che stanno generando queste decisioni siano assolutamente inconsapevoli della nostra mentalità, non capiscano l'atteggiamento del popolo russo nel senso ampio di questa parola. Non capiscono le motivazioni dietro questa pressione, che quando tale pressione viene esercitata - e questa pressione non è sui grandi imprenditori, non sulle grandi imprese, è pressione su tutti - la società si consolida», ha aggiunto il vicepresidente.
02:45 - Zelensky ai leader UE: «Grazie per sanzioni, ma un po' in ritardo»
Il presidente ucraino, nel suo discorso al Consiglio europeo, ha ringraziato i paesi Ue di aver imposto sanzioni contro la Russia ma ha lamentato che tutto ciò è stato fatto «un po' tardi» e, se fosse stato fatto prima, è possibile che Mosca non avrebbe attaccato.
«Avete applicato le sanzioni e noi ve ne siamo grati. Sono passi potenti, ma sono venuti un po' tardi. Perché se fossero stati preventivi, la Russia avrebbe potuto non ricorrere alla guerra. Nessuno la sa per certo, ma ci sarebbe stata una possibilità», ha detto il leader di Kiev in collegamento con i vertici europei e il presidente Usa Joe Biden a Bruxelles.
02:32 - Consiglio UE: pronti a ulteriori e robuste sanzioni
L'Unione europea è pronta a decidere eventuali nuove «robuste» sanzioni contro Russia e Bielorussia. E' quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo. «L'Ue - si legge - ha adottato fino a oggi sanzioni significative, che stanno avendo un forte impatto sulla Russia e la Bielorussia e rimane pronta» a «individuare elusioni» e anche «a decidere rapidamente ulteriori coordinate robuste sanzioni contro Russia e Bielorussia, per contrastare efficacemente la capacità della Russia di continuare l'aggressione».
02:18 - De Croo: «Zelensky ha chiesto a UE più armi»
Bruxelles, 25 mar. - «Zelensky ha ringraziato l'Europa per l'unità, l'unità dell'Europa è una cosa che rende più fragile la Russia. Ha ringraziato per le forniture di armi, e ha rinnovato l'appello per maggiori forniture di armi. Cosa che abbiamo deciso». Lo ha detto il premier belga Alexander De Croo al termine del Consiglio Ue.
02:13 - Pentagono: alto tasso errore bombe russe
La Russia nell'attacco all'Ucraina sta registrando un alto tasso di errore delle sue bombe, che tocca il 60 per cento per certi missili a qguida di precisione. L'hanno affermato tre responsabili del Pentagono all'agenzia di stampa Reuters. Secondo quanto ha riferito l'agenzia di stampa France Presse citando un alto responsabile del ministero della difesa americano, Mosca potrebbe avere una carenza di munizioni e di bombe guidate di precisione e starebbe quindi usando bombe e colpi d'artiglieria non guidati ("dumb bombs").
02:08 - Oggi Biden andrà in città polacca vicina a confine ucraino
Il presidente Usa Joe Biden si recherà oggi nella città di Rzeszow, a circa 80 km dalla frontiera ucraina, in Polonia. L'ha annunciato la Casa bianca. All'arrivo in Polonia, sarà ricevuto dal presidente Andrzej Duda, che gli darà informazioni sulla situazione umanitaria dei rifugiati ucraini. Inoltre il presidente incontrerà dei soldati americani dislocati sul fianco est.
01:27 - Intelligence Londra: ucraini punteranno ad asset logistici forze russe
Le forze ucraine potrebbero mirare agli asset logistici russi per indebolire le loro catene di approvvigionamento e ridurre la capacità delle truppe di Mosca di condurre azioni offensive. Lo sostiene l'ultimo aggiornamento dell'intelligence della difesa britannica diffuso dal ministero della Difesa di Londra.
La Gran Bretagna parte dall'attacco ucraino contro «obiettivi di alto valore nelle aree occupate dai russi» dell'Ucraina, a partire dalla nave da sbarco Orsk e un deposito di munizioni a Berdyansk e afferma: «E' probabile che gli ucraini continuino a prendere di mira asset logistici nelle aree controllate dai russi».
Questo, continua la valutazione, «costringerà i militari russi a dare priorità alla difesa della loro catena di approvvigionamento e toglierà loro necessari rifornimenti per le forze.» e «ridurrà la capacità russa di condurre operazioni offensive oltre a intaccare il già barcollante morale».
00:48 - Biden: «Con UE impegno per profughi e per sanzioni Russia»
Al Consiglio europeo di Bruxelles «ci siamo impegnati a fornire ulteriore assistenza umanitaria a coloro che fuggono dalla violenza in Ucraina e a continuare a imporre costi economici alla Russia per le sue azioni». Lo scrive su Twitter il presidente americano Joe Biden.
00:48 - Commissione UE e USA coordinano sostegno a Ucraina e sanzioni
«Continuiamo gli sforzi transatlantici coordinati per sostenere il popolo ucraino, infliggere costi significativi alla Russia per i suoi atti ingiustificabili e rafforzare la resilienza delle nostre democrazie, economie e società». Lo affermano la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente degli Stati Uniti d'America, Joe Biden, in una inusuale «dichiarazione congiunta» pubblicata in tarda serata a Bruxelles.
00:35 - Mosca conferma scambio di prigionieri con Kiev
La Russia ha confermato oggi lo scambio di prigionieri 10 contro 10 con l'Ucraina. Lo riferisce l'agenzia di stampa Ria Novosti, citando la commissaria per i diritti umani Tatyana Moskalkova. «Confermo l'informazione sullo scambio di 10 soldati russi fermati nei territori dell'Ucraina per 10 soldati ucraini», ha detto Moskalkova. Inoltre - ha detto ancora Moskalkova - c'è stato uno scambio di civili.
00:19 - Johnson: «Penso che Kiev possa vincere la guerra»
Il primo ministro britannico Boris Johnson, parlando oggi alla BBC, ha detto di ritenere che «l'Ucraina può certamente vincere» la guerra contro la Russia. «Io non penso che sarà semplice. C'è un senso in quello che finora Putin non ha ottenuto o perso, perché io penso che egli non avesse letteralmente idea che gli ucraini avrebbero messo in piedi la resistenza che hanno messo in piedi ed egli abbia completamente equivocato cosa sia l'Ucraina, quindi, altro che estinguere l'Ucraina come nazione, l'ha consolidata. Non può soggiogarla. Non può vincere in quel senso», ha detto Johnson.
Johnson però «non è ottimista» sulla possibilità che il presidente russa possa veramente volere la pace. «Io penso che abbia deciso di tentare di 'groznyficare' le grandi città dell'Ucraina così come ha già tentato di fare, e credo sia un tragico errore», ha detto, facendo riferimento alla città cecena di Grozny, bombardata e assediata dalle forze russe nel 1999-2000.
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