29 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Gran Bretagna

«Nessuna intesa sulla Brexit? Rischio c'è, ci stiamo preparando»

Lo dice Stephen Barclay, nuovo ministro della Brexit di Theresa May, in una intervista a Repubblica, a dieci giorni dal voto alla Camera dei comuni sull'accordo sulla Brexit raggiunto con l'UE

«Nessuna intesa sulla Brexit? Rischio c'è, ci stiamo preparando»
«Nessuna intesa sulla Brexit? Rischio c'è, ci stiamo preparando» Foto: ANSA

LONDRA - «L'accordo firmato da Regno Unito e Ue è l'unico modo per mitigare il rischio di No Deal. Stiamo lavorando tutti duramente per scongiurare questa ipotesi: non è nell'interesse di nessuno, né di Londra né dell'Europa. Ma sarà molto dura, se l'Ue non ci viene incontro sulla questione del backstop in Irlanda (il regime speciale per l'Irlanda del Nord, in un temporaneo mercato unico Ue, che potrebbe legare Londra all'Ue all'infinito, ndr). Per questo ci stiamo preparando: è una questione di responsabilità». Lo dice Stephen Barclay, nuovo ministro della Brexit di Theresa May, in una intervista a Repubblica, a dieci giorni dal voto alla Camera dei comuni sull'accordo sulla Brexit raggiunto con l'Ue.

Barclay nega che il Regno unito stia bluffando

«Non è così. Il Ministero dell'Interno ha già ricevuto 480 milioni di sterline per eventuali agenti di frontiera extra. Il ministero dell'Ambiente e dell'Agricoltura 410 milioni per facilitare il commercio di alimentari e pescato in caso di No Deal. Stiamo preparando un migliaio di spostamenti e nuove assunzioni di personale. La settimana prossima saremo molto attivi su social network e media per informare i cittadini. Insomma c'è un'accelerazione chiara. Certo, l'accordo che abbiamo raggiunto con l'Europa si basa sulla buona volontà, sui valori condivisi e sulla voglia di continuare a cooperare. Ma c'è il grosso problema del backstop, che preoccupa molti parlamentari, non solo del nostro partito conservatore, i quali hanno bisogno di nuove rassicurazioni: temono che il Regno Unito possa finire in una trappola. Senza questi chiarimenti, entreremmo in una fase di profonda incertezza che danneggerebbe tutti».

Barclay rassicura gli italiani che vivono in Gran Bretagna

«Anche senza accordo, i diritti dei cittadini Ue che vivono nel Regno Unito saranno protetti. Sono stato sottosegretario alla Sanità e so bene quanto i lavoratori europei siano importanti per noi, per esempio nei nostri ospedali. È una faccenda che prendo molto sul serio, ve lo assicuro».

Mr Brexit boccia l'ipotesi di un secondo referendum

«Sono contrario a un secondo referendum. Dividerebbe il Paese in maniera ancora più grande di quanto non sia già. E poi sarebbe un tradimento della consultazione popolare più grande della storia britannica. Inoltre, non ci sono i tempi tecnici per farlo: venisse approvato a breve, si accavallerebbe alle elezioni europee: non converrebbe né a noi né all'Ue. Quindi si andrebbe a finire ancora oltre. Mi pare irrealistico».