19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Brexit

Brexit, Bruxelles boccia proposta su cittadini Ue e minaccia il veto

La proposta di Theresa May sui cittadini Ue nel Regno Unito è stata nettamente respinta da Bruxelles, che ha minacciato di porre il veto a qualsiasi accordo non basato sulla piena reciprocità

BRUXELLES - Che i negoziati sulla Brexit sarebbero stati decisamente complicati lo si era capito subito, ed ora che sono cominciati con una vera e propria battuta d'arresto non si può far altro che vedere confermata la previsione. Perché la proposta di Theresa Mau sui cittadini Ue nel Regno Unito è stata nettamente respinta da Bruxelles, secondo cui rischierebbe di creare nel Regno Unito una cittadinanza di «seconda classe» per gli europei dei Paesi Ue e perpetuerebbe una «preoccupante e costante incertezza». Così, il Parlamento europeo minaccia di porre il veto a qualsiasi accordo non basato sulla piena reciprocità e avverte: «Non approveremo alcune estensione» del termine del 30 marzo 2019 fissato per la chiusura dei negoziati.

Offerta insufficiente
In un documento sottoscritto dai presidenti dei quattro principali gruppi politici dell'assemblea di Strasburgo insieme a coloro che sono stati incaricati di seguire il dossier si evidenzia infatti che, a fronte della «reciprocità e parità di trattamento» proposta dall'Ue, da Londra ha avanzato un'offerta «ben lontana da quello a cui hanno diritto i cittadini dell'Unione» in Gran Bretagna.

Domande senza risposta
Secondo l'Ue, la proposta britannica lascerebbe molte domande aperte. Questioni che riguardano gli studenti, i medici, i lavoratori frontalieri, ma anche la data limite in base alla quale i cittadini Ue avranno un trattamento piuttosto che un altro. «L'Unione europea ha la comune missione di ampliare, rafforzare ed espandere i diritti, non di ridurli. Non avalleremo mai - si legge nella nota - il ritiro retroattivo di diritti. Il Parlamento europeo si riserverà il diritto di respingere qualsiasi accordo che tratti i cittadini dell'Ue, indipendentemente dalla loro cittadinanza, in modo meno favorevole di quanto non lo siano attualmente. Per noi - concludono - si tratta di una questione di diritti e valori fondamentali di base, che stanno al centro del progetto europeo».

L'appello di Theresa May all'opposizione
Non c'è dubbio che la situazione di Theresa May sia decisamente delicata, ancor di più dopo le elezioni anticipate che le hanno consegnato un mandato indebolito. Così, la premier ha fatto appello all'opposizione perché collabori all'attuazione della Brexit. Prendendo atto della «diversa realtà» che si è venuta a creare dopo le elezioni, con i conservatori che hanno perso la maggioranza assoluta in Parlamento, la premier ha chiesto agli altri partiti di collaborare ad «affrontare le sfide» che attendono il Paese dopo aver avviato i negoziati per l'uscita dall'Unione europea. «In questo nuovo contesto, è ancora più importante difendere la nostra politica e i nostri valori, e vincere la battaglia delle idee in Parlamento e nel Paese», ha sottolineato May in un discorso che terrà domani ai deputati e che è stato anticipato oggi dai media. La premier ha quindi invitato i partiti a «elaborare idee su come affrontare queste sfide».

(con fonte Afp)