26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Minaccia nucleare

Corea del Nord: testato «con successo» un missile intercontinentale

Mentre sale la tensione tra Washington e Pechino, la Corea del Nord lancia un missile intercontinentale da una base balistica vicina al confine cinese, che avrebbe potuto raggiungere l’Alaska

Missili nucleari in Corea del Nord
Missili nucleari in Corea del Nord Foto: ANSA | EPA JEON HEON KYUN ANSA

PECHINO – Oggi 4 luglio per gli Usa è l’Independence Day, il giorno dell’indipendenza. E il ‘regalo’ fatto da Kim Jong-Un della Corea del Nord è un bel lancio di un missile intercontinentale nucleare capace di raggiungere proprio l’America e, volendo, portare devastazione. E lo fa utilizzando come base di lancio una piattaforma vicina al confine cinese, in un periodo in cui la tensione tra i due Paesi continua a salire.
Il missile a carica nucleare si chiama Hwasong-14, ed è il più potente mai costruito fino a oggi. Stando alle fonti d’informazione, la testata nucleare avrebbe volato per quasi 40 minuti a 930 chilometri orari e a un’altezza di 2.800 chilometri. Un inquietante traguardo raggiunto dalla Corea del Nord, che è stato annunciato alle 3:30, ora locale di Pyongyang, in Tv: «Il rispettato Supremo Leader Kim Jong Un ha firmato l’ordine di testare il missile balistico intercontinentale Hwasong-14». L’evento non ha ancora trovato conferme ufficiali, in molti ritengono che la Corea del Nord sia davvero riuscita nell’intento di testare il mostruoso missile, come giurato da Kim nel suo tristemente famoso discorso di Capodanno.

E Trump cosa farà?
Brutto risveglio questa mattina per Donald Trump, che si apprestava a festeggiare l’Independence Day. Proprio lui che con il ‘solito’ tweet aveva risposto alle minacce di Kim sulla possibilità di raggiungere gli Usa con uno dei loro micidiali missili, con un lapidario: «Non accadrà», ora cosa dirà o farà? Il comando Usa, non si sa se perché non ancora del tutto informato sui fatti o per minimizzare la minaccia, per il momento parla di un «missile a medio raggio», e non intercontinentale – e dunque a lungo raggio. Ma, dato che se fosse confermato che si trattava proprio di un missile intercontinentale, Trump darà corso al proposito di ‘rispondere’ a una eventuale minaccia di questo genere o a un nuovo test nucleare? Per il momento, è arrivato l’ormai atteso tweet: La Corea del Nord ha appena lanciato un altro missile. Ma questo tizio non ha di meglio da fare nella vita? Difficile credere che Corea del Sud e Giappone potranno sopportare tutto questo ancora più a lungo».

La minaccia Corea
Quella della Corea e la mania dei test nucleari e la corsa agli armamenti di tale livello sta divenendo una seria minaccia per il mondo intero. Ai tweet di Trump forse sarebbe ora che anche qualcun altro si aggiungesse per prendere posizione. L’ultimo parto nucleare, se confermato, si prefigura come uno dei più pericolosi mai testati fino a oggi e, come detto e confermato anche dagli esperti, il missile avrebbe potuto tranquillamente raggiungere l’Alaska – con le conseguenze che si possono immaginare se fosse davvero esploso. Il regime nordcoreano mostra dunque di voler agire in barba agli accordi internazionali e anche all’apertura da parte di Seul, e del suo leader Moon Jay-in, nei confronti di Washington – apertura appoggiata anche da Trump nei confronti di un dialogo «sotto le giuste circostanze». Ma le cose, a quanto pare, sono andate diversamente. E ora le forze armate sono state invitate alla massima allerta «in vista di nuove possibili provocazioni».

La minaccia
Anche se il principale obiettivo degli ‘scherni’ da parte del regime è l’America, sono anche altre le nazioni sotto la minaccia nordcoreana. Una è il Giappone, che negli ultimi tempi, visto il ‘cattivo tempo’ che aleggia nei paraggi (e memore di Hiroshima e Nagasaki), aveva invitato la popolazione a testa piani di fuga ed emergenza in vista di un attacco nucleare. Il lancio del missile Hwasong-14, poi, arriva (guarda caso) proprio poche ore dopo una telefonata intercorsa tra Donald Trump e Xi Jinping e alla vigilia dell’incontro al G20 in Germania tra i due presidenti. Per cui si teme che i rapporti già fin troppo tesi tra Usa e Cina, si possano esacerbare ulteriormente. Dal canto suo Trump accusa apertamente Xi di fare troppo poco per contrastare le pericolose azioni della Corea del Nord, mentre Xi rinfaccia agli Usa di aver sconfinato nel mare delle isole ambite e contesta la vendita di armi a Taiwan per oltre un miliardo e mezzo. Se poi si aggiunge il fatto che il missile pare sia stato lanciato da una provincia al confine con la Cina, be’ la tensione più che calare è probabile aumenti. Il regime nordcoreano, dunque, si fa continue beffe di tutti e cerca in ogni modo di confondere le Nazioni vicine e non solo, in modo da poter agire indisturbato nel continuare a condurre i propri deliranti propositi.