Brexit, Juncker freddo sul piano della May sui cittadini europei: non basta
La proposta di Theresa May sui diritti dei cittadini Ue residenti in Gran Bretagna 'non basta'. E' questo il verdetto del presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker e di Bruxelles dopo le ultime dichiarazioni della premier britannica
BRUXELLES - Angela Merkel l'aveva definita un «buon inizio», ma la proposta di Theresa May sui diritti dei cittadini Ue che resteranno a vivere in Gran Bretagna non convince Bruxelles, neppure vari Paesi membri. Dopo i primi commenti poco soddisfatti, stamattina il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha ufficializzato la linea, definendo l'offerta della premier britannica «un primo passo, ma non sufficiente». Juncker ha parlato arrivando al secondo giorno di vertice Ue a Bruxelles, dove ieri sera durante la cena con i 27 Theresa May ha delineato il suo piano per garantire diritti post-Brexit a circa tre milioni di cittadini europei che vivono nel Regno Unito.
La proposta della May
«Voglio rassicurare tutti i cittadini che vivono nel Regno Unito, che hanno una casa e che si sono costruiti qui una vita: nessuno dovrà lasciare il Paese, non vogliamo dividere famiglie», ha detto May, che ha chiesto reciprocità per i cittadini britannici in Ue. Chi è in Gran Bretagna da almeno cinque anni potrà regolarizzare la propria posizione e anche chi non ha compiuto il quinquennio potrà rimanere e chiedere regolare diritto di residenza al quinto anno.
Commenti freddi
E' la prima offerta che arriva da May e i leader Ue, a cominciare dalla cancelliera Angela Merkel, hanno messo in chiaro che un summit non è luogo in cui discutere un argomento cruciale riservato ai negoziati sulla Brexit. E i pubblici commenti sono stati piuttosto freddi. Proposta «particolarmente vaga», ha detto il primo ministro belga Charles Michel, sottolineando di attendere con ansia i dettagli tecnici, compresa la tutela giuridica dei diritti dei cittadini europei: «non vogliamo fare acquisti a scatola chiusa». Lunedì Londra deve pubblicare un documento formale sulla questione. Il cancelliere austriaco Christian Kern ha detto da parte sua che il piano di May «è una prima buona proposta che io apprezzo ma è chiaro che serve un lavoro più approfondito.»
(con fonte afp)
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