19 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Lega e M5s per il no, Pd spaccato, Forza Italia per il sì

Ceta, come hanno votato i nostri politici a Strasburgo

Il Parlamento europeo ha approvato il Ceta con 408 voti favorevoli, 254 contrari e 33 astenuti. Ma come hanno votato i nostri rappresentanti in Europa?

BRUXELLES - 408 voti favorevoli, 254 contrari e 33 astensioni. E' passato con una larghissima maggioranza il trattato sul libero scambio tra Europa e Canada, il Ceta, entrato in vigore provvisoriamente in attesa del voto dei Parlamenti nazionali. Di certo, i politici europei si sono mostrati in gran parte sordi alle proteste delle tante associazioni, che hanno contestato le tante criticità del trattato.

Leggi anche «Ceta, arriva l'ok del Parlamento Ue. Un regalo alle multinazionali, un colpo alla democrazia»

Il Patto del Nazareno in Europa
Trattato che infine è stato sostenuto, si potrebbe dire, da un redivivo «Patto del Nazareno» su scala europea, visto che, a votare sì, sono stati  i gruppi del Partito Popolare Europeo (Ppe), del quale fa parte Forza Italia, l’Alleanza dei Liberali e Democratici per l’Europa (Alde) (a cui i pentastellati volevano aderire fino a poche settimane fa), i Conservatori e riformatori europei (Ecr) e i Socialisti&Democratici, di cui fa parte il Pd. Tra i contrari, l’Enf, gruppo di cui fa parte la Lega e il Front National della Le Pen, l’Efdd di Farage e M5S, Verdi e Sinistra italiana.

Pd spaccato anche sul Ceta
E mentre a Roma il Pd è sull'orlo della scissione, le divisioni si manifestano anche in Europa: perché, mentre i renziani, lontano dai riflettori, hanno votato a favore, i bersaniani hanno votato contro. Cinque parlamentari non hanno neppure votato, uno si è astenuto. Ma ecco nel dettaglio come si sono espressi sull'argomento il parlamentari italiani a Bruxelles.

Chi ha votato a favore
Tra i voti a favore, quelli della maggioranza del Pd (Goffredo Bettini, Simona Bonafè, Silvia Costa, Nicola Danti, Isabella De Monte, Roberto Gualtieri, Cécile Kyenge, Luigi Morgano, Pina Picierno, Gianni Pittella, David Sassoli, Renato Soru, Patrizia Toia, Flavio Zanonato, Damiano Zoffoli), del Nuovo Centrodestra (Giovanni La Via), quelli di Forza Italia (Lara Comi, Salvatore Cicu, Elisabetta Gardini, Alessandra Mussolini, Salvatore Pogliese, Massimiliano Salini, Aldo Patriciello, Fulvio Martusciello, Stefano Maullu), dell'Udc (Lorenzo Cesa), e dei Conservatori e Riformisti (Remo Sernagiotto e Raffaele Fitto).

Chi ha votato contro
Tra i voti contrari, quelli del Movimento Cinque Stelle (Isabella Adinolfi, Laura Agea, Daniela Aiuto, Tiziana Beghin, David Borrelli, Fabio Massimo Castaldo, Ignazio Corrao, Rosa D'Amato, Eleonora Evi, Laura Ferrara, Giulia Moi, Piernicola Pedicini, Dario Tamburrano, Marco Valli, Marco Zullo), della Lega Nord (Mara Bizzotto, Mario Borghezio, Angelo Ciocca, Lorenzo Fontana, Matteo Salvini, Marco Zanni), dei «bersaniani» del Pd (Brando Benifei, Renata Briano, Nicola Caputo, Caterina Chinnici, Andrea Cozzolino, Michela Giuffrida, Antonio Panzeri, Daniele Viotti), di Possibile di Civati (Elly Schlein), degli Indipendenti (Sergio Cofferati, Barbara Spinelli), dei Verdi (Marco Affronte) e dalla Lista Tsipras (Eleonora Forenza, Curzio Maltese).

Astenuti e non pervenuti
Tra gli astenuti, Elena Gentile del Partito Democratico e Alberto Cirio di Forza Italia. Non hanno votato cinque parlamentari del Pd, Mercedes Bresso, Paolo De Castro, Enrico Gasbarra, Alessia Mosca, Massimo Paolucci, e una di Forza Italia, Barbara Matera.