29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Allarme ONU

Siria, l'appello di De Mistura: «Terroristi fuori da Aleppo, Assad tratti»

Ad Aleppo ci sono 400mila sfollati e l'inviato Onu per la Siria, Staffan de Mistura ha lanciato un appello ai terroristi invitandoli a lasciare la zona Est della città, dove prosegue l'offensiva delle truppe siriane

ROMA - I terroristi di Al Nusra lascino Aleppo e il presidente siriano Bashar al Assad accetti un «negoziato vero per una condivisione del potere». Questo l'appello lanciato dall'inviato Onu per la Siria, Staffan de Mistura, nell'intervento tenuto a Roma, al Forum Med 2016, all'indomani dell'incontro avuto con i ministri degli Esteri di Russia e Stati Uniti. A fronte di «un'accelerazione militare e di una riduzione della resistenza dei ribelli» nella zona Est di Aleppo, dove prosegue l'offensiva delle truppe siriane che nelle ultime tre settimane hanno riconquistato il 60% dei quartieri orientali in mano ai ribelli dal 2012, è più che mai necessaria una «soluzione politica inclusiva che comprenda la regione», dal momento che «questa è una guerra per procura e quindi ci deve essere una pace per procura».

400mila sfollati ad Aleppo
«Oggi la preoccupazione principale è Aleppo - ha rimarcato De Mistura - dove ci sono 400.000 sfollati, probabilmente molti di più di quanti ce ne siano in tutta Europa». E con l'arrivo dell'inverno e le case distrutte c'è il problema di offrire un rifugio. Le Nazioni Unite stanno portando cibo e farmaci, ma non possono raggiungere le persone che vivono nella parte orientale, oltre 100.000 persone. E dove ci sono i ribelli. Rivolgendosi quindi ai combattenti del Fronte al Nusra, braccio siriano di al Qaida, De Mistura ha detto: «Andatevene, ve lo stiamo dicendo da tanto tempo, andate dove volete, ma non rimanete ad Aleppo. Sono 900 le persone di Al Nusra, tutti sanno chi sono, sono legati ad al Qaida. Per l'Onu sono terroristi. Devono avere il coraggio di lasciare».

De Mistura: dopo la fine della guerra bisogna "vincere la pace"
In questo modo il regime siriano e l'alleato russo non potranno più «sostenere di dover prendere la zona Est di Aleppo con la forza per la presenza di un'organizzazione terroristica», mettendo fine ai bombardamenti. Ma se anche le forze di Assad dovessero vincere la battaglia di Aleppo, e poi vincere la guerra, si dovrà comunque poi «vincere la pace» . «E' giunto il momento di un vero negoziato per una condivisione del potere", è stato quindi l'appello di De Mistura al presidente siriano.

E' il momento di un negoziato vero
Perché «dopo 5 anni di guerra, 400.000 morti, un milione di feriti, quattro milioni di profughi, non possiamo dire la guerra è finita, va tutto bene, possiamo tornare alla vita normale. E' impossibile». Bisogna tornare a un ambiente diverso, con un processo politico inclusivo, ha rimarcato. E perché si possa arrivare a questo, «chiedo a chi ha influenza su Assad di dirgli di contattare le Nazioni Unite e di dire che è pronto per un negoziato vero", in cui si possa discutere di tutto, "non solo di terrorismo». De Mistura ha sottolineato di «credere molto nell'influenza russa e iraniana» sul leader siriano, anche perché «credo che nessuno voglia» che si arrivi a «guerriglia insidiosa».

L'appello di Federica Mogherini
Da parte sua, il capo della diplomazia europea Federica Mogherini, intervenuta al fianco di De Mistura, ha riferito di colloqui in corso con «i Paesi vicini» perché «si assumano il ruolo che compete loro» e che in quanto «attori regionali non possono permettersi di disinteressarsi alla situazione in Siria». Mogherini si è detta «incoraggiata» dagli incontri avuti finora, «perché vedo che può emergere un terreno di intesa", cominciando a «riflettere su tre punti, ossia la Siria del futuro, il processo di riconciliazione e il tipo di ricostruzione» necessario al Paese dopo quasi sei anni di conflitto. Processi di riconciliazione e ricostruzione a cui devono partecipare gli stessi siriani «che sono orgogliosi, che credono e amano il proprio Paese, che non vogliono essere profughi e vogliono un Paese unito», ha ricordato De Mistura.