Putin: «I raid in Siria non solo continueranno, ma aumenteranno»
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che i raid militari della Russia contro i terroristi in Siria non solo continueranno ma aumenteranno «per fare capire ai terroristi che le conseguenze delle loro azioni sono inevitabili»
MOSCA - I raid militari della Russia contro i terroristi in Siria non solo continueranno ma aumenteranno «per fare capire ai terroristi che le conseguenze delle loro azioni sono inevitabili». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in una riunione sull'esito dell'indagine sull'aereo russo abbattuto nel Sinai. Putin ha inoltre chiesto al Ministero della difesa di presentare proposte. «Controllerò i vostri progressi» ha aggiunto Putin.
No forze di terra russe
Nessuna partecipazione, invece, delle forze di terra russe nelle ostilità in Siria. Lo ha specificato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. «Il presidente Vladimir Putin ha più volte affermato che la Russia sarà presente solo con il suo contingente aereo militare e che è fuori questione usare il contingente terrestre» ha detto dopo che il Cremlino h annunciato una guerra senza sconti contro i terroristi.
Missili da crociera
Secondo quanto riportato oggi da Le Monde, questa mattina i russi hanno lanciato missili da crociera dalle loro navi presenti nel Mediterraneo contro obiettivi nella città di Raqqa, roccaforte dei jihadisti dello Stato islamico (Isis) in Siria. Secondo il quotidiano francese, i missili sono così passati per la prima volta sulla Turchia.
Il tentativo di Hollande
La prossima settimana, Putin incontrerà a Mosca il presidente francese Hollande, che sarà anche a Washington per parlare con Barack Obama. Lo ha precisato oggi il premier francese Manuel Valls. Hollande aveva annunciato ieri gli incontri, precisando che avranno l'obiettivo di definire «un'unica e grande coalizione» contro i jihadisti dello Stato islamico (Isis). Il presidente francese Francois Hollande ha avuto oggi un colloquio telefonico sulla Siria con l'omologo iraniano Hassan Rohani. Stando a quanto riferito dalla presidenza francese, i due leader hanno «sottolineato l'importanza» dei negoziati tra le grandi potenze per mettere fine al conflitto in corso in Siria dal marzo 2011. Il colloquio è stato riferito anche da Rohani sul proprio account Twitter, in cui ha scritto che i due leader hanno «sottolineato la necessità di unirsi e creare un mondo contro violenza ed estremismo». Secondo l'Eliseo, Hollande e Rohani hanno anche convenuto sul fatto di «indicare una data a breve per un visita» del leader iraniano in Francia, volta a rafforzare la cooperazione bilaterale. Rohani ha rimandato la visita che aveva programmato in Italia e in Francia dal 14 al 17 novembre a causa degli attentati di Parigi.
(Con fonte Askanews)
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