23 aprile 2024
Aggiornato 16:30
La «minaccia» del ministro degli Esteri Hammond

Regno Unito avverte: o revisione dei trattati, o Brexit

Il Regno Unito voterà per il Brexit, l'uscita dall'Unione europea, se non otterrà importanti concessioni, in particolare in merito alla revisione dei trattati Ue, da parte degli altri 27 partner europei.

LONDRA (askanews) - Il Regno Unito voterà per il «Brexit», l'uscita dall'Unione europea, se non otterrà importanti concessioni, in particolare in merito alla revisione dei trattati Ue, da parte degli altri 27 partner europei. Questo l'avvertimento lanciato dal ministro degli Esteri britannico Philip Hammond che, in una intervista alla radio della Bbc, ha ribadito che il nuovo governo di David Cameron chiederà delle modifiche dei trattati europei.

Revisione dei trattati
«Il Primo ministro ha detto chiaramente che alcune delle nostre richieste implicheranno delle revisioni dei trattati. Molte altre parti dell'agenda non lo richiederanno ma alcune si», ha sottolineato il titolare del Foreign Office. Hammond ha quindi lanciato un appello agli europei a «smettete di essere ossessivi sulle strutture istituzionali e sull'idea di una unione sempre più stretta che oggi in una sempre più crescente economia globale dove l'Europa deve proteggere il tenore di vita della nostra gente sembra una vecchia agenda».

Il tour di Cameron
Proprio poche ore fa il premier Cameron si è imbarcato in un tour di 48 ore delle capitali europee per difendere il suo piano di riforma dell'Ue in vista del referendum. L'inquilino di Downing Street ha fatto la sua prima tappa all'Aia, in Olanda, dove è stato ricevuto dal premier Mark Rutte e in serata è atteso da Francois Hollande a Parigi. Domani proseguirà per Varsavia per incontrare il Primo ministro polacco Ewa Kopacz e quindi per Berlino per una colazione di lavoro con la cancelliera Angela Merkel. L'obiettivo è parlare a tutti i capi di governo degli altri 27 Paesi dell'Ue prima del Consiglio europeo di fine giugno.

Referendum già nel 2016?
Sempre oggi il governo britannico ha presentato al Parlamento il progetto di legge che precisa le modalità del referendum sull'appartenenza del Regno Unito all'Ue che si terrà entro la fine del 2017, prova che il premier intende fare in fretta. «Il Regno Unito deve restare membro dell'Ue?» è la domanda alla quale i britannici dovranno rispondere con un «si» o un «no», secondo il disegno di legge. Il Parlamento potrebbe avviare il dibattito già il mese prossimo, rendendo un voto possibile nel 2016.