28 agosto 2025
Aggiornato 01:30
Nessun accordo Russia-Ucraina-UE su gas

Crisi del gas, Oettinger critico con Kiev: «Mosca ha diritto di arrabbiarsi»

Secondo la tv russa NTV il Commissario europeo per l'energia, si sarebbe rivolto agli ucraini con queste parole: «Da sette mesi non pagate per il gas russo. Se al macellaio per sette mesi non pagate la carne, credete che non si arrabbierà?». Intanto fonti da Mosca parlano chiaro «La Germania è molto preoccupata che le forniture siano interrotte, per questo fa pressioni sull'Ucraina»

MOSCA - Ancora una volta senza un accordo definitivo si è concluso ieri a Bruxelles un altro round di colloqui del gas tra Russia, Ucraina e l'Unione europea. Molti punti di domanda restano su dove Kiev andrà a prendere i soldi per pagare il metano russo, e soprattutto garantire che le forniture all'Europa non conoscano stop invernali. Secondo la tv russa Ntv (Gazprom Media), Gunther Oettinger, Commissario europeo per l'energia, si sarebbe rivolto agli ucraini con queste parole: «Voi da sette mesi non pagate per il gas fornito dalla Russia. Se al macellaio per sette mesi non pagate la carne, credete che non si arrabbierà?»

Di fatto i partecipanti alla riunione Russia-UE-Ucraina non sono stati in grado di concludere un accordo specifico. La prossima sessione è prevista per il 29 ottobre. Mosca insiste che la consegna del gas si svolgerà solo dietro pagamento. E per la prima volta dall'inizio delle trattative, Ottinger non è stato affatto tenero con Kiev. Il tutto, dopo che a Milano, durante il vertice Asem, era risultato chiaro che al di là del conflitto in se stesso in Ucraina, quello che preoccupava il cancelliere tedesco Angela Merkel era la possibilità di una nuova crisi del gas e un inverno con uno stop alle forniture russe.

Dall'Asem, sembrava essere stato raggiunto un accordo di massima, almeno fino a marzo. Dopo che il presidente russo Vladimir Putin si era messo «carta e penna» a spiegare il punto di vista di Mosca alla stessa Merkel. Nell'incontro successivo a due di Putin con il collega ucraino Petro Poroshenko, si era convenuto che il prezzo del gas fino al 31 marzo fosse di 385 per ogni 1.000 metri cubi. E sul pacchetto inverno non si applicava il principio del «take or pay». Cioè Kiev decideva di quanto gas avesse bisogno.

DEBITO DI 5,3 MILIARDI DI DOLLARI - Il commissario Oettinger ha calcolato che una richiesta ragionevole dall'ucraina Naftogaz potrebbe essere di 4 miliardi di metri cubi. Ma il debito ucraino ammonta a 5,3 miliardi di dollari. L'Ucraina si è impegnata a pagare 1,45 miliardi fino alla fine di ottobre. Altri 1,6 miliardi, fino alla fine della stagione 2014. E poi? Alexander Novak, ministro dell'energia della Federazione russa, sostiene che «il Fondo monetario internazionale potrebbe essere sfruttato come altre fonti per coprire la cassa», oltre alla possibilità di un prestito ponte, o «fondi di altre istituzioni finanziarie internazionali, tra cui la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo».

Ma mentre il freddo inizia a farsi vicino anche in Europa - l'inverno in Russia è già arrivato - la parte russa sembra sempre più impaziente. Secondo il commentatore Nt, Vadim Glusker, si sta cercando di far buon viso a cattivo gioco. Mosca ad esempio ha preso malissimo la proposta del Ministro ucraino dell'energia Yurij Prodan che una società europea potrebbe diventare un intermediario nella fornitura di gas russo all'Ucraina. Secondo Alexei Miller, numero uno di Gazprom, il coinvolgimento delle imprese europee come intermediari nella fornitura di gas russo all'Ucraina non è considerato affatto.

GERMANIA PREOCCUPATA - Una fonte di TMNews da Mosca, prima dell'Asem, chiedeva di non essere citata, ma parlava chiaro: «La Germania è molto preoccupata che le forniture siano interrotte: per questo sta facendo forti pressioni sull'Ucraina. Che firmi e chiuda la questione del prezzo del gas». Il prezzo di 385 dollari per mille metri cubi, 100 dollari in meno del prezzo contestato da Kiev.