28 marzo 2024
Aggiornato 21:30
Relazioni internazionali

L’inadempimento del contratto sulle Mistral porterà alla Francia solo problemi

Il rifiuto della Francia di consegnare alla Russia le navi portaelicotteri Mistral può costare al paese la perdita della reputazione di un partner affidabile nella sfera militar-industriale ed una ingente penale, da 3 a 10 miliardi di euro. Non solo, ma centinaia di lavoratori del settore perderanno i loro posti di lavoro.

Il rifiuto della Francia di consegnare alla Russia le navi portaelicotteri Mistral può costare al paese la perdita della reputazione di un partner affidabile nella sfera militar-industriale ed una ingente penale, da 3 a 10 miliardi di euro. Non solo, ma centinaia di lavoratori del settore perderanno i loro posti di lavoro. Nello stesso tempo, stando agli esperti militari, questa decisione della Francia non inciderà sulla capacità difensiva della Russia.

Mercoledì la Francia per l’ennesima volta ha minacciato di sospendere la fornitura delle Mistral alla Russia collegando questa sua decisione con la crisi ucraina, alla quale, secondo le dichiarazioni della parte francese, la Russia parteciperebbe direttamente. Più tardi il portavoce del Palazzo dell’Eliseo ha spiegato alla MIA «Rossiya Segodnya» che la consegna della prima nave non è stata sospesa giuridicamente e che il presidente francese ha dimostrato soltanto la propria presa di posizione, e cioè che non approverà la consegna della nave in novembre se la situazione in Ucraina non migliorerà.

In risposta a questo la vice del portavoce del Ministero degli Esteri della Russia, Maria Zakharova, ha scritto nel suo Facebook che «la reputazione della Francia come un partner sicuro è stata buttata nel forno delle ambizioni politiche americane».

La dichiarazione del presidente francese sull’eventuale sospensione o rinuncia all’adempimento del contratto rappresenta un duro colpo all’industria del paese e può minare la fiducia verso il settore militar-industriale francese, ritiene Jacques Sapir, esperto francese di macroeconomia e di geopolitica, direttore per le ricerche della Scuola di Studi Superiori in Scienze Sociali (EHESS) e capo del Centro di studi sull’industrializzazione (CEMI). Secondo la sua opinione, il rifiuto di realizzare il contratto entro il termine previsto diventerebbe una catastrofe per l’industria nazionale francese. "Chi sin d‘ora si fiderà alla parola della Francia? In seguito all’inadempimento di questo contratto, oltre alle penali, alla Russia dovranno essere restituiti i milioni di euro che ha pagato», ha detto Jacques Sapir.

Saranno non solo minati i rapporti di fiducia con gli alleati della Francia, ma tali azioni possono ripercuotersi sui centinaia di lavoratori impegnati nella produzione, cita il numero di giovedì del quotidiano Point le parole di Jean-Marc Perez, rappresentante di uno dei sindacati del cantiere navale di Saint-Nazaire.

Stando agli analisti militari russi, il rifiuto della Francia di consegnare le Mistral alla Russia non inciderà sulla capacità difensiva della Marina da guerra russa, mentre la penale da pagare ai sensi del contratto potrebbe ammontare a 10 miliardi di euro. "La somma della penale è fissata nel contratto e sarà determinata in dipendenza delle circostanze. La cifra contrattuale varia da 3 miliardi a 10 miliardi di euro", ha detto il capitano di vascello Mikhail Nenašev, presidente del movimento panrusso per il sostegno alla flotta.

Igor Korotčenko, direttore del Centro di analisi del commercio mondiale delle armi, vede nel rifiuto della Francia di consegnare alla Russia le Mistral non una posizione di principio ma solo la sua dipendenza. "In queste condizioni la Francia ha dimostrato di essere incapace di condurre la politica come un paese europeo autonomo che possiede un grande peso politico ed è membro del club nucleare", ha detto Igor Korotčenko.

Il contratto per la fornitura delle due navi portaelicotteri è stato stipulato nel 2011 tra la compagnia francese DCNS e la Rosoboroneksport russa. Il valore del contratto è di 1,2 miliardi di euro. La prima nave – Vladivostok – doveva essere messa in dotazione della flotta russa nel 2014, la seconda nave – Sevastopol – nel 2015. Contro la consegna delle navi sono interventi gli USA. La DCNS ha assicurato, però, che le sanzioni degli USA non potessero intralciare la costruzione e la consegna delle Mistral.