28 agosto 2025
Aggiornato 02:30
Turchia | Presidenziali 2014

Dopo la vittoria di Erdogan alle presidenziali è toto-Premier

Abdullah Gul, il più importante membro dell'Akp dopo Erdogan e il suo fondatore, ha annunciato ieri il suo ritorno alla politica attiva dopo la fine del suo mandato presidenziale, ma la decisione della direzione dell'Akp di fissare il congresso straordinario del partito che sceglierà il nuovo leader il giorno prima del suo addio rende impossibile per il Capo dello stato uscente candidarsi.

ISTANBUL - Recep Tayyip Erdogan, che ha vinto le elezioni presidenziali di domenica, si dovrà presto dimettere da primo ministro: il suo Partito della giustizia e dello sviluppo (Akp) deve ora scegliere chi sarà il nuovo capo del governo che traghetterà l'esecutivo verso le politiche del 2015, e sui media turchi è già toto-premier. Abdullah Gul, il più importante membro dell'Akp dopo Erdogan e il suo fondatore, ha annunciato ieri il suo ritorno alla politica attiva dopo la fine del suo mandato presidenziale, ma la decisione della direzione dell'Akp di fissare il congresso straordinario del partito che sceglierà il nuovo leader il giorno prima del suo addio rende impossibile per il Capo dello stato uscente candidarsi.

«Sono presidente ancora per un mese. Non c'è nessun dubbio che tornerò nel mio partito quando finirà il mio mandato. E' una decisione assolutamente naturale per me» ha dichiarato il Gul ieri ad Ankara durante un ricevimento che aveva organizzato per i giornalisti a Cankaya, la sede della presidenza della repubblica" Un annuncio che è arrivato mentre era riunita la direzione dell'Akp convocata per decidere la road-map per scegliere il nuovo segretario del partito, che di consuetudine in Turchia ricopre anche, come leader della forza che ha vinto le elezioni, la carica di primo ministro.

CONGRESSO AKP IL 27 AGOSTO - Al termine del meeting, solo un'ora dopo l'annuncio di Gul, il portavoce del partito Huseyin Celik ha dichiarato che il congresso straordinario dell'Akp si sarebbe tenuto il 27 agosto, un giorno prima il passaggio di testimone ufficiale tra Erdogan e l'attuale presidente. Gul potrebbe partecipare alla convention solo se decidesse di dimettersi in anticipo, ma lo stesso capo dello Stato ha escluso quest'ipotesi ieri.

«La scelta di questa data non ha niente a che fare con il ritorno in politica di Gul» This ha detto Celik, il congresso sarebbe stato fissato prima della nomina ufficiale di Erdogan per consentirgli di prendere parte ai lavori: «Per il nostro primo ministro il partito è come suo figlio e vuole essere sicuro del suo benessere» ha aggiunto.Una spiegazione che non ha convinto però gli analisti turchi secondo cui la decisione di escludere nei fatti Gul sarebbe in linea con il programma presidenzialista di Erdogan. Gul infatti ha costretto il parlamento ad apportare norme molto discusse come la legge sul controllo di internet, la riforma del sistema giudiziario e, poco coinvolto nella scelta del candidato presidente prima del voto di domenica, ha chiesto pubblicamente di essere consultato.

SI CERCA UN FEDELISSIMO - Erdogan, che durante la campagna ha dichiarato più volte che, se eletto, avrebbe avuto un ruolo di primo piano in politica, vuole alla guida del governo un suo fedelissimo per continuare a tenere saldamente in mano le redini dell'Esecutivo. Un profilo defilato ben diverso da quello di Gul, una figura forte che difficilmente accetterebbe una posizione subordinata a quella del presidente della Repubblica.

Un piano incostituzionale per l'opposizione, secondo cui il presidente dovrebbe ricoprire, invece, un ruolo super-partes. Nel 2010 elettori turchi hanno deciso di eleggere direttamente il presidente, ha più volte ripetuto Erdogan durante la campagna elettorale, un chiaro segnale, secondo il premier che l'opinione pubblica vuole un presidente forte.

Secondo le indiscrezioni apparse sui media turchi i nomi che i dirigenti dell'Akp stanno discutendo in questi giorni sono quelli del vice-premier Bulent Arinc, dell'ex-ministro delle Infrastrutture Binali Yildirim e l'ex titolare dell'economia Ali Babacan, ma sarebbe il ministro degli Esteri Ahmet Davutoglu ha ad avere maggiori possibilità di diventare il nuovo premier.