19 aprile 2024
Aggiornato 01:30
La crisi ucraina

Mosca a Washington: Kiev fermi le operazioni militari

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, in un colloquio telefonico con l'omologo statunitense John Kerry, ha chiesto agli Stati Uniti di «utilizzare la loro influenza» sulle autorità ucraine affinché venga messa fine alle operazioni militari nell'est dell'Ucraina.

MOSCA - Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, in un colloquio telefonico con l'omologo statunitense John Kerry, ha chiesto agli Stati Uniti di «utilizzare la loro influenza» sulle autorità ucraine affinché venga messa fine alle operazioni militari nell'est dell'Ucraina: lo ha reso noto il Ministero degli Esteri di Mosca.
Lavrov ha ribadito che le autorità di Kiev dovrebbero avere «una visione più realistica della situazione, prendendo coscienza del fatto che non esiste una soluzione militare al conflitto».
Il capo della diplomazia russa ha poi auspicato che Washington «aiuti a creare le condizioni favorevoli per un accordo accettabile nei negoziati sulle forniture di gas all'Ucraina e sulle conseguenze della prevista firma di un accordo di associazione fra Ucraina ed Unione Europea».

SABATO VERTICE SUL GAS RUSSO - Una vertice trilaterale fra Russia, Ucraina ed Ue è previsto sabato a Kiev per rilanciare i negoziati sulle forniture di gas russo, dopo che la la Gazprom ha ribadito il proprio ultimatum - pur spostando il termine ultimo a lunedì - all'Ucraina: saldare il debito di 1,95 miliardi di dollari o passare ad un sistema di pagamento anticipato che di fatto potrebbe significare l'interruzione delle forniture.
Secondo fonti governative ucraine Kiev sarebbe disposta a saldare il debito entro i termini fissati qualora Mosca accettasse di abbassare il prezzo del gas a 326 dollari per mille metri cubi, controm i 385 dell'offerta «finale» avanzata mercoledì dal Cremlino; l'Unione Europea da parte sua ha un forte interesse in un buon esito delle trattative dato che trae il 30% dei propri approvvigionamenti di gas naturale dalla Russia, metà dei quali transita dai gasdotti ucraini.

NATO PUBBLICA FOTO PRESUNTI CARRI ARMATI RUSSI IN UCRAINA - La Nato ha pubblicato delle foto che mostrerebbero dei carri armati russi nell'est dell'Ucraina, e avvertendo che la conferma della presenza di mezzi blindati in territorio ucraino costituirebbe «un aggravamento ulteriore» della crisi.
I carri armati non portano alcun contrassegno né mimetizzazione simili a quelli utilizzati dalle forze armate ucraine: di fatto, osservano il comunicato della Nato, non hanno alcun segno di riconoscimento e questa è una tattica già utilizzata da elementi russi coinvolti nelle operazioni di destabilizzazione in Crimea.
Le foto pongono «delle domande importanti sul ruolo della Russia nel favorire l'instabilità nell'est dell'Ucraina e sul suo coinvolgimento nell'introduzione in territorio ucraino di equipaggiamento militare di provenienza russa», conclude il comunicato.