26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
La protesta in Ucraina

Mosca: In Ucraina in corso tentativo di colpo di stato

Lo afferma la Russia, con contemporanee dichiarazioni del Cremlino e del ministero degli Esteri. Quest'ultimo esorta l'opposizione a porre fine immediatamente alle violenze e tornare al dialogo con il presidente Viktor Yanukovych senza minacce o ultimatum

MOSCA - Le violenze di ieri in Ucraina rappresentano un tentativo di rovesciamento violento della autorità da parte di frange estremiste: lo afferma la Russia, con contemporanee dichiarazioni del Cremlino e del ministero degli Esteri. Quest'ultimo esorta l'opposizione a porre fine immediatamente alle violenze e tornare al dialogo con il presidente Viktor Yanukovych senza minacce o ultimatum.
Il Cremlino conferma inoltre che c'è stata effettivamente una conversazione telefonica ieri tra Vladimir Putin e il collega ucraino ucraino: ma il presidente russo «non ha mai dato nè sta dando consigli a Yanukovich su cosa bisogna fare, e quando».

TENTATIVO DI COLPO DI STATO - «Dal punto di vista delle autorità russe, la responsabilità di quanto sta succedendo ricade completamente e del tutto sugli elementi radicali le cui azioni, dal nostro punto di vista, possono essere considerate un tentativo di colpo di stato», ha detto il portavoce di Putin. A fianco dei manifestanti filo-Ue e che fanno capo all'opposizione moderata, a Kiev si sono mobilitate frange estremiste, in particolare il movimento Pravyi Sektor (Settore di destra). Il Cremlino si è detto preoccupato anche dai tentativi «di impossessarsi di armi e di siti militari», in un evidente riferimento agli ultimi sviluppi a Leopoli, dove i manifestanti avrebbero occupato un deposito di armi.

PUTIN NON HA DATO CONSIGLI - Quanto alla ricerca di una soluzione alla crisi senza precedenti, il Cremlino ribadisce che questa è una «prerogativa esclusiva delle legittime autorità dell'Ucraina». Putin, ha affermato Peskov, «non ha mai dato né dà consigli al suo collega ucraino su cosa va fatto, quali iniziative prendere, etc. E non ha alcuna intenzione di dare tali consigli in futuro».