3 maggio 2024
Aggiornato 13:00
La crisi siriana

Lavrov da Ban Ki-moon per discutere della «Conferenza di Ginevra»

Lo riferisce oggi un comunicato del ministero russo degli Esteri, all'indomani della visita di Lavrov a Roma, dove ieri, parlando a fianco del ministro Emma Bonino, il responsabile della diplomazia russa ha definito la conferenza di pace sulla Siria «ancora più attuale» e «non più rinviabile»

ROMA - Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov discuterà domani con il segretario generale Onu Ban Ki-moon le prospettive per la convocazione della Conferenza internazionale «Ginevra 2» per una soluzione negoziale al conflitto in Siria. Lo riferisce oggi un comunicato del ministero russo degli Esteri, all'indomani della visita di Lavrov a Roma, dove ieri, parlando a fianco del ministro Emma Bonino, il responsabile della diplomazia russa ha definito la conferenza di pace sulla Siria «ancora più attuale» e «non più rinviabile».

Lavrov sarà da domani negli Usa, per partecipare venerdì assieme al ministro della Difesa Sergey Shoigu alla ministeriale «2+2» con gli omologhi dell'amministrazione americana (lo stesso formato dell'incontro di ieri a Roma con Bonino e Mauro). E «nell'ambito della visita negli Stati Uniti il ministro Lavrov farà l'8 agosto una breve tappa a New York, dove incontrerà il segretario generale Onu Ban Ki-moon per coordinare gli approcci rispetto ai più urgenti problemi dell'attualità internazionale - si legge nella nota del Ministero - e in particolare intende discutere le prospettive per una soluzione in Siria nel contesto dell'inziativa russo-americana per la convocazione di una conferenza internazionale sulla Siria e anche gli sviluppi della situazione in Medio Oriente nel suo complesso».
«Non possiamo rimandare, si va incontro al rischio di vittime civili. È un fatto risaputo che quando gli Stati Uniti e la Russia hanno proposto l'iniziativa, il governo di Damasco ha acconsentito ad organizzare una delegazione senza una richiesta preliminare: siamo in attesa che anche l'opposizione faccia altrettanto», ha aggiunto Lavrov.

La titolare della Farnesina, Emma Bonino, ha ricordato che almeno 100.000 persone sono morte nel conflitto siriano e proprio «questo conto dei drammi e delle stragi ci spinge a dire che non c'è soluzione militare». «Stiamo lavorando affinché l'opposizione siriana trovi una consistenza, solidità e rappresentatività tale che le consenta di essere un interlocutore vero a Ginevra», ha commentato il ministro italiano.