28 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Un mese dopo l'inizio della tregua

Siria, le violenze provocano 23 morti

«Cinque civili, fra cui una donna, sono stati uccisi e altri diciotto feriti, tre dei quali gravemente, dai colpi delle forze governative in occasione dell'attacco contro il villaggio di Tamanaat al-Ghab, nella regione di Hama» (centro), ha indicato l'Osservatorio siriano dei diritti umani (Osdh)

BEIRUT - Le violenze hanno provocato oggi 23 morti in Siria, tra i quali sedici civili, nel momento in cui la tregua, tecnicamente in vigore ma continuamente ignorata, entra nel suo secondo mese. Lo ha riportato una organizzazione non governativa siriana.
«Cinque civili, fra cui una donna, sono stati uccisi e altri diciotto feriti, tre dei quali gravemente, dai colpi delle forze governative in occasione dell'attacco contro il villaggio di Tamanaat al-Ghab, nella regione di Hama» (centro), ha indicato l'Osservatorio siriano dei diritti umani (Osdh).

L'ong ha aggiunto che l'esercito ha incendiato numerose abitazioni nel villaggio e ha bombardato un'altra località della stessa regione. A Rastane, una città ribelle della limitrofa provincia di Homs, un civile è stato assassinato da un cecchino e altri due sono stati uccisi dalle forze governative nella città vicina di Qousseir, ha indicato la stessa fonte. Più a sud, un civile è stato ucciso dai colpi delle forze governative a un checkpoint a Dmeir, a 40 chilometri da Damasco, mentre gli altri due sono stati uccisi dalle truppe a Duma, 13 chilometri da Damasco, secondo l'Osdh. Sempre a Duma, un capo ribelle, Abou Adi, è morto in occasione di combattimenti notturni con soldati dell'esercito del regime di Bashar al Assad, secondo la stessa fonte.
I Comitati locali di coordinamento (Lcc, opposizione), che animano la contestazione sul campo, hanno da parte loro riferito di bombardamenti su Duma con i tank, aggiungendo che sono state avvertite raffiche con armi pesanti.
Scontri sono inoltre scoppiati in molte località della provincia di Damasco, ha precisato l'Osdh. E nella provincia di Deir Ezzor (est), un ufficiale disertore è morto all'alba in un'imboscata delle forze regolari.

Due civili sono stati uccisi a margine di combattimenti a Nawa, nella provincia di Deraa (sud), che hanno contrapposto esercito e ribelli di fronte a un centro dell'intelligence, provocando una vittima nei ranghi dell'esercito. D'altra parte, quattro soldati delle truppe governative sono morti in altri combattimenti in questa stessa provincia, ha aggiunto l'Osdh. Nella provincia di Idleb (nordovest), le truppe hanno ucciso due civili. Infine, un civile è stato colpito a morte dai colpi sparati indiscriminatamente a un checkpoint nella regione di Aleppo. Nello stesso tempo, numerose manifestazioni anti-regime hanno avuto luogo nella provincia di Idleb, ha segnalato l'Osdh, oltre che ad Aleppo a dispetto di un importante dispiegamento militare.