19 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Medio Oriente | La crisi siriana

Siria, ripresi i bombardamenti a Homs, ucciso un civile a Idleb

Violata di nuovo la tregua in vigore dal 12 aprile in Siria. Lo hanno denunciato i militanti. Casa Bianca «inorridita» per le nuove violenze. Clinton: Se piano di pace fallisce, misure più dure. Nunzio: Fedi unite dicano basta a violenza in nome Dio

BEIRUT - L'esercito siriano ha ripreso i suoi bombardamenti sui quartieri ribelli di Homs ed ha ucciso un civile nella provincia di Idleb, violando di nuovo la tregua in vigore dal 12 aprile in Siria. Lo hanno denunciato i militanti.
Un civile è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalle forze del regime, mentre una campagna di perquisizioni è in corso a Kansefra nella provincia di Idleb (nordovest), dove sono stati avvertiti colpi ed esplosioni: lo ha indicato l'Osservatorio siriano dei diritti umani (Osdh).
Nella città di Homs (centro), «i quartieri di Jourat al Shayah e al Qarabis sono stati bombardati, ci sono raffiche e un aereo da ricognizione sorvola la città», hanno affermato in un comunicato i comitati locali di coordinamento (Lcc), che animano la mobilitazione sul campo. I bombardamenti sono inoltre ripresi sui quartieri di Khaldiyé e di Bayada, dove sono state avvertite esplosioni pesanti, hanno aggiunto gli Lcc. Circa il 30 per cento di Homs, chiamata dai militanti la «capitale della rivoluzione», sfugge ancora al controllo dell'esercito, ha aggiunto Osdh. Martedì le violenze hanno provocato venti morti, tra i quali diciassette civili, secondo l'Osdh, che compromette la missione degli osservatori internazionali inviati domenica in Siria per sorvegliare l'applicazione del cessate-il-fuoco previsto dal piano dell'emissario internazionale Kofi Annan.

Casa Bianca «inorridita» per le nuove violenze - La Casa Bianca si è detta «inorridita» per le nuove violenze scoppiate in Siria, che testimoniano la «mancanza di sincerità» del regime del presidente Bashar al-Assad di fronte al piano di pace dell'inviato internazionale, Kofi Annan.
«Siamo inorriditi per l'aggressione delle forze del regime siriano. Si tratta di un nuovo indizio della mancanza di sincerità del regime di Assad, non certo inattesa, nonostante la promessa di rispettare i punti del piano Annan, il cessate il fuoco e il ritiro» delle forze armate, ha spiegato Jay Carney, portavoce del presidente americano, Barack Obama.
«Gli Stati Uniti lavoreranno con gli alleati sulle prossime misure» da prendere, ha aggiunto senza ulteriori precisazioni. «Continueremo a esortare il governo siriano a mettere fine alle violenze, a rispettare il piano Annan e a permettere ai siriani di scampare alle violenze, e di avere la libertà di decidere il proprio avvenire» ha concluso. Il cessate il fuoco in Siria è stato di nuovo violato oggi: nelle violenze, sarebbero morte 14 persone.

Clinton: Se piano di pace fallisce, misure più dure - Misure più dure se il presidente Assad sprecherà «l'ultima chance». Così il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, si è espressa sulla Siria, che deve dimostrare di applicare il piano di pace dell'inviato internazionale, Kofi Annan.
Clinton ha poi aggiunto che la Siria si trova a «un punto cruciale di svolta» tra pace e violenza, sottolineando di essere «molto preoccupata» perché gli scontri proseguono nel Paese, nonostante la presenza degli osservatori dell'ONU.

Nunzio: Fedi unite dicano basta a violenza in nome Dio - Il nunzio apostolico in Siria, monsignor Mario Zenari, ha ricordato gli appelli del Papa per la pace, per poi affermare, ai microfoni di «Radio vaticana»: «Dopo le varie prese di posizione della comunità internazionale, credo che sarebbe assai auspicabile e urgente, anche una presa di posizione coraggiosa, unanime, e al di sopra delle parti, da parte di tutti i rappresentanti della varie confessioni religiose presenti in Siria», una «autorità morale capace di imporsi e di gridare in nome di Dio: 'Basta! Fermatevi!'».

Turchia intercetta cargo sospettato di trasportare armi - La Turchia ha intercettato un cargo battente bandiera di Antigua e Bermuda, sospettato di trasportare armi verso la Siria e che deve essere tempestivamente perquisita dalle autorità turche nel Golfo di Iskenderum (sud). Lo ha indicato una fonte diplomatica turca.
«Abbiamo ricevuto informazioni secondo cui questo cargo ha come carico armi e munizioni per la Siria», ha precisato questa fonte sotto copertura d' anonimato.

Il Ministro degli Esteri promette: Damasco rispetterà piano Annan - Damasco rispetterà le richieste del piano di pace dell'emissario internazionale Kofi Annan, in particolare il cessate-il-fuoco delle forze armate. Lo ha promesso a Pechino il ministro degli Esteri siriano, Wallid al Moallem, secondo il suo omologo cinese.
«Il ministro degli Esteri siriano Wallid al Moallem (...) ha garantito che la Siria continuerà (...) a rispettare e attuare il piano in sei punti di Annan», ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese, Yang Jiechi.