Uccisi 4 coloni israeliani in Cisgiordania
Attacco nella regione di Hebron. Vittime due uomini e due donne. Il primo ministro Netanyahu: i colloqui con Abu Mazen e i palestinesi vanno avanti comunque
HEBRON - Quattro israeliani sono stati uccisi questa sera in un «attacco terroristico» vicino alla colonia ebraica di Kyriat Arba, nella regione di Hebron nel sud della Cisgiordania, alla vigilia dei negoziati di pace diretti tra israeliani e palestinesi.
«Si tratta di un attacco terroristico», ha dichiarato il portavoce della polizia israeliana Micky Rosenfeld. Questo incidente, uno dei più gravi degli ultimi mesi in Cisgiordania, avviene a due giorni dalla ripresa dei negoziati di pace diretti tra israeliani e palestinesi, sospesi dalla fine del 2008, in programma a Washington sotto l'egida del presidente Barack Obama. I negoziati cominceranno domani sera nella capitale americana con una cena in onore del premier israeliano Benjamin Netanyahu e del presidente palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas).
QUATTRO LE VITTIME - Secondo i servizi di ambulanza, le vittime sono una coppia sulla quarantina e un'altra coppia sulla ventina. Una delle donne era incinta, ha precisato l'esercito. L'automobile su cui circolavano è stata bersaglio di colpi lungo una strada tra Kyriat Arba e il villaggio palestinese di Bani Naim, vicino a Hébron, ha precisato il portavoce della polizia. Questa strada è in particolare frequentata dai coloni della regione, in una zona in cui le tensioni sono vive e ricorrenti tra israeliani e palestinesi.
Nel giugno scorso, un poliziotto israeliano fu ucciso e gli altri due feriti a colpi di arma da fuoco durante un attacco palestinese contro la loro automobile nella regione di Hebron. I poliziotti caddero in un'imboscata vicino alla colonia ebraica di Beit Hagai e al campo profughi palestinese di al Fawar, nella Cisgiordania occupata.
Hamas, al potere a Gaza, ha elogiato l'attentato di questo sera costato la vita a quattro israeliani in una colonia nella regione di Hebron, nel sud della Cisgiordania. Il movimento integralista islamico palestinese lo ha definito una «normale reazione ai crimini» israeliani.
RIVENDICAZIONE - Il braccio armato di Hamas, le brigate Ezzedine al-Qassam, ha rivendicato l'attentato e, più tardi, ha aggiunto che si tratta della «prima operazione di una lunga serie». Stando invece ai Comitati di resistenza popolare, l'attacco è un messaggio per i negoziatori palestinesi che giovedì a Washington riprenderanno i colloqui diretti di pace con Israele. «Non avrebbero dovuto imbarcarsi in questa vicenda senza il sostegno del popolo palestinese - ha detto il portavoce dei Comitati, Abu Mujahid, a Ynet -. La nostra gente sposa ancora la causa della resistenza e non crede in quei fittizi colloqui».
NETANYAHU - «Il terrore non deciderà i confini d'Israele» ha detto a Washington il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu commentando l'uccisione di quattro cittadini israeliani a Hebron, in Cisgiordania. Il leader israeliano si trova negli Usa per partecipare nei prossimi giorni alla ripresa dei negoziati di pace sul Medio Oriente.