26 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Teheran: «1200 chili di uranio in Tuchia»

Uranio iraniano, accordo sulla formula Lula-Erdogan

L'annuncio di Ankara dopo 18 ore di negoziato. L'intesa è stata raggiunta tra i ministri degli Affari esteri dei tre paesi. Oggi la firma

ANKARA - L'Iran ha raggiunto un accordo con la Turchia e il Brasile per uno scambio di uranio arricchito: è quanto ha riferito oggi l'agenzia Anatolia, precisando che l'intesa è stata raggiunta tra i ministri degli Affari esteri dei tre paesi. Il capo della diplomazia turca Ahmet Davutoglu e i suoi omologhi iraniano Manouchehr Mottaki e brasiliano Celso Amorim sono giunti a un'intesa su una formula comune per lo scambio di uranio al termine di 18 ore di negoziati a Teheran.

La conferma iraniana - L'Iran è pronto a inviare in Turchia 1.200 chili del suo uranio leggermente arricchito nel quadro di uno scambio per ottenere combustibile per il suo reattore a fini medici di Teheran: lo ha confermato il portavoce del ministero degli affari esteri, dopo la notizia dell'intesa raggiunta con Ankara e il Brasile sul nucleare.
«L'accordo sarà firmato a momenti. Nel quadro di questo accordo, la Turchia sarà il luogo per lo stoccaggio dell'uranio leggermente arricchito», ha detto Ramin Mehmanparast. «Informeremo questa settimana l'Agenzia internazionale per l'energia atomica. La quantità di questo scambio è pari a 1.200 chilogrammi» di uranio arricchito al 3,5%, ha aggiunto.

La firma per oggi - Il testo elaborato durante questa riunione sarà presentato al primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan e ai presidenti Mahmoud Ahmadinejad e Luiz Inacio Lula da Silva, riuniti nella capitale iraniana. Una versione ufficiale dell'accordo dovrebbe già essere pronta e firmata per oggi.
Il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan, aveva annunciato ieri la sua rinuncia ad un viaggio in Azerbaijan, dove si sarebbe dovuto recare oggi, per dirigersi invece a Teheran, dove si trovava già il presidente brasiliano Lula; una decisione che aveva fatto pensare a un progresso importante dei negoziati sul nucleare iraniano.

I contenuti dell'accordo non sono ancora chiari. In particolare non è stato riferito se l'intesa sia in linea con quanto proposto dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) che aveva invitato l'Iran ad arricchire il suo uranio in Russia e in Francia: una formula che Teheran si è sempre rifiutata di accettare, ponendo delle condizioni.
Da parte loro, Turchia e Brasile, da sempre contrari a nuove sanzioni Onu contro l'Iran, hanno sempre puntato sul negoziato per un accordo di scambio che potesse prevedere la consegna iraniana all'estero di gran parte delle sue scorte di uranio arricchito al 3,5%, in cambio di uranio ulteriormente arricchito al 20% per alimentare il suo reattore medico a Teheran.