20 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Medio Oriente

Israele: intesa con gli Usa su Gerusalemme

Il Portavoce del Premier Netanyahu: «Continueremo a costruire nella Città Santa». Frattini: «Fermare gli insediamenti»

GERUSALEMME - Israele ha raggiunto un accordo con gli Stati Uniti per continuare a costruire a Gerusalemme e per rilanciare il processo di pace con i palestinesi. Secondo quanto ha detto oggi alla radio militare il portavoce di Benjamin Netanyahu, Nir Hefez, il premier israeliano ha definito «una lista di intese» sulla politica verso i palestinesi con il presidente Usa Barack Obama, durante i colloqui di questa settimana a Washington. Lo riporta il sito web del quotidiano israeliano Haaretz.

«Non cambieremo politca» - Il portavoce ha precisato che ci sono ancora punti di divergenza tra Israele e Usa. «La politica delle costruzioni non cambierà», ha assicurato Hefez, «ma Israele è pronto a fare ulteriori passi per avanzare nel processo di pace». Oggi intanto Netanyahu incontrerà i sette ministri del suo gabinetto ristretto, per discutere dei colloqui svolti da Netanyahu negli Usa e della posizione da prendere nei confronti dei palestinesi per riprendere i colloqui di pace.
Ma, come sottolinea Haaretz, difficilmente i sette riusciranno a trovare immediatamente un punto d'intesa. Secondo quanto ha detto una fonte dell'ufficio di Netanyahu, «ci vorranno probabilmente due o tre incontri prima che tra i sette si raggiunga un accordo sulle richieste americane».

Frattini: «Fermare gli insediamenti» - Al vertice della Lega araba di sabato in Libia, l'Italia «dirà di dare una chance alla pace e di farlo in fretta». Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, a margine di una conferenza sulla criminalità organizzata che si è svolta nel pomeriggio alla Farnesina.
L'Italia chiederà inoltre, ha aggiunto il capo della diplomazia, «di seguire le indicazioni del Quartetto e di riprendere i negoziati subito. Abbiamo già detto agli amici israeliani di seguire le parole della comunità internazionale: fermiamo gli insediamenti».
Quanto al mondo arabo, ha osservato Frattini, «deve dare a Israele un segnale di normalizzazione delle relazioni». Al vertice della Lega araba interverrà anche Silvio Berlusconi. «Il presidente del Consiglio - ha concluso il ministro degli Esteri - è stato invitato, unico leader occidentale, a prendere la parola, questo sarà il contenuto del suo intervento».