19 maggio 2024
Aggiornato 02:00
Il ruolo dell'Iran in agenda

Ahmadinejad in missione a Kabul

«In Afghanistan gli Usa combattono il terrorismo che loro hanno creato». Su tavolo dei colloqui la sicurezza regionale e il narcotraffico

KABUL - Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad è arrivato questa mattina a Kabul per una visita che sarà focalizzata sulla sicurezza regionale in funzione anti-occidentale e sul problema del narcotraffico. Secondo gli analisti di Asia Times, un altro tema dominante direttamente collegato al primo sarà la presenza delle truppe straniere in particolare in Iraq e ovviamente in Afghanistan, il cui ritiro resta per Ahmadinejad uno degli obiettivi primari della sua politica estera. Del resto ieri, a poche ore dal viaggio, il presidente iraniano ha definito gli attacchi dell'11 settembre una «grande bugia» che è «servita come pretesto per combattere il terrorismo e gettare le basi per l'invio di truppe straniere in Afghanistan».

DROGA - Per quanto riguarda il traffico di droga, una delle «bestie nere» dell'Iran che è direttamente colpito sulla sua popolazione, è probabile che Ahmadinejad spingerà per una maggiore collaborazione fra Teheran e Kabul che non chiami in causa l'impegno della Nato in Afghanistan. Teheran ha migliaia di truppe schierate lungo i 1600 chilometri di frontiere con l'Afghanistan e il Pakistan, altra principale porta di ingresso della droga in Iran. Già a maggio del 2009 Ahmadinejad e Karzai si erano incontrati a Teheran per un vertice contro il narcotraffico e il contrabbando.

RELAZIONI - La visita a Kabul di Ahmadinejad ha anche una valenza economica alla luce dei forti investimenti iraniani in Afghanistan dell'anno scorso. Le relazioni bilaterali fra i due Paesi dovrebbero vedere un rafforzamento nei settori dei trasporti, delle comunicazioni, dell'energia, dell'industria e del commercio. In questo suo viaggio, sempre secondo Asia Times, Ahmadinejad dovrà anche rassicurare Karzai sulla natura dei rapporti fra l'Iran e il Pakistan che negli ultimi tempi sembrano essersi rafforzati con grande preoccupazione di Kabul che appoggia Nuova Delhi nel suo contenzioso con Islamabad.

TERRORISMO - «Gli Stati Uniti stanno facendo 'un doppio gioco' in Afghanistan, combattendo il terrorismo che hanno creato. La Nato non può portare la pace in Afghanistan».

Quella di oggi è la seconda visita di Ahmadinejad in Afghanistan. La prima risale all'agosto nel 2007. In quell'occasione il presidente della Repubblica Islamica arrivò a Kabul accompagnato da una nutrita delegazione iraniana a dimostrazione di una crescente influenza iraniana in Afghanistan.

GATES: «INIZIO RITIRO NEL 2011» - Una parte delle truppe statunitensi attualmente impegnate in Afghanistan potrebbe fare ritorno a casa già prima del mese di luglio del 2011, data indicata dal presidente degli Stati Uniti per l'inizio del ritiro delle truppe. E' quanto ha precisato oggi il segretario alla Difesa Usa, Robert Gates, durante la sua visita ai militari americani della base Pole Chaki, in Afghanistan. Senza fornire ulteriori spiegazioni, Gates ha detto che questo ritiro anticipato potrebbe avvenire «se ci sono le condizioni di base» per poterlo organizzare. Il ministro afgano della Difesa, Abdul Rahim Wardak, da parte sua ha spiegato che l'esercito afgano è entusiasta di assumersi la responsabilità della sicurezza nel paese, ma non ha fornito indicazioni su quando ciò sarà possibile.