Bce, Merkel pronta a rinunciare a Weidmann come successore di Draghi?
Bloomberg: preferisce puntare su altre posizioni da difendere nella lunga partita di nomine che la attende
BERLINO - "Manuale Cencelli" in salsa europea. L'appena riconfermata cancelliera della Germania, Angela Merkel, sarebbe pronta a rinunciare ad avere un tedesco alla presidenza della Bce. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando esponenti di spicco dell'alleanza di governo, su cui mantiene l'anonimato. La carica spetta a Mario Draghi fino all'ottobre del 2019 e ad ambire a questa posizione ci sarebbe il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, alfiere della linea intransigente sulla politica monetaria.
Il gioco delle nomine
Tuttavia questa partita per Berlino si incastra in una lunga serie di nomine che si andranno a accavallare negli anni a venire. E in questo quadro, secondo le ricostruzioni di Bloomberg, alla fine Weidmann verrebbe scaricato. Oltre alla guida della Bce la Merkel dovrà sgomitare per altre posizioni di rilievo tra cui la presidenza della Nato, del Fondo monetario internazionale, del Consiglio europeo, della Commissione europea, la presidenza del nuovo Parlamento europeo, la Banca europea degli investimenti e il fondo anticrisi Ue, lo European Stability Mechanism. Tre di queste posizioni sono già occupate da tedeschi e pretendere la guida della Bce potrebbe richiedere contropartite eccessive.
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