24 aprile 2024
Aggiornato 13:00
L'annuncio dal fondo interbancario

Salva-banche, parte la procedura per i rimborsi. Tutto quello che dovete sapere

Via libera alla procedura di indennizzo per gli oltre 10mila obbligazionisti di Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti. Ecco le condizioni per ottenere il rimborso e i documenti necessari.

ROMA – Al via la procedura per il rimborso forfettario degli obbligazionisti di Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti. La notizia arriva direttamente dal Fondo interbancario di tutela dei depositi, che gestisce il Fondo di solidarietà istituito dal governo Renzi per lenire le perdite dei 10mila risparmiatori che si sono visti azzerare tutti i loro bond subordinati.

Via libera alla procedura di indennizzo
La procedura per il rimborso forfettario degli oltre 10mila obbligazionisti di Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti sta per partire. Come abbiamo già avuto modo di anticipare, nel ddl banche approvato lo scorso 29 giugno in via definitiva alla Camera è previsto il recupero dei crediti con un rimborso automatico fino all'80%. Ma devono essere rispettate alcune condizioni fondamentali.

Le condizioni per ottenere il rimborso
Innanzitutto, i titoli devono essere stati acquistati entro il 12 giugno 2014. Inoltre i risparmiatori coinvolti devono dimostrare di averli tenuti in portafoglio almeno fino al 22 novembre scorso: la data in cui sono stati azzerati tutti i bond subordinati per effetto dell'applicazione del principio del burden sharing. Infine, gli obbligazionisti devono avere un reddito complessivo non superiore ai 35mila euro.

I documenti necessari da allegare alla domanda
Ma è stato eliminato il tetto ai 100 milioni che era stato inizialmente previsto con la legge di Stabilità del 2016. La richiesta di indennizzo deve essere inviata entro il 3 gennaio 2017 (cioè entro i sei mesi dall'entrata in vigore della legge di conversione del ddl banche). Tuttavia bisognerà attendere il 22 luglio perché il modulo corrispondente venga caricato sul portale del Fondo interbancario di tutela dei depositi. Insieme alla domanda di indennizzo occorre allegare una serie di documenti:

  • il contratto di acquisto degli strumenti finanziari subordinati;
  • i moduli di sottoscrizione o ordine di acquisto;
  • l'attestazione degli ordini eseguiti;
  • una dichiarazione sulla consistenza del patrimonio mobiliare;
  • una copia del documento di identità in corso di validità;
  • una copia della procura conferita, nel caso in cui l'istanza sia presentata al FITD tramite Studi legali o Associazioni di Consumatori.