20 aprile 2024
Aggiornato 03:30
verso il leave

Brexit, Boccia: «Potrebbe essere uno shock positivo per l'Europa»

Secondo il neopresidente di Confindustria, l'Europa "è sempre andata avanti per traumi". E per il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, "i mercati hanno reazioni esagerate"

ROMA - La Brexit potrebbe rivelarsi uno shock positivo per l'economia europea. Ne è convinto il neopresidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. E alle sue parole fanno da eco quelle del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, secondo il quale l'Europa non deve temere il "leave" del Regno Unito perché le «banche centrali sono pronte a intervenire».

Boccia: L'Europa è sempre andata avanti per traumi
Una Brexit «non è da auspicare, ma questa è una Europa che è sempre andata avanti per traumi quindi potrebbe essere anche un'occasione per discutere e realizzare quella integrazione politica che manca all'Europa", ha ribadito ancora una volta il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a margine dell'assemblea della Federazione gomma plastica. «I contraccolpi potrebbero verificarsi più per motivi di nervosismo sui mercati che per i fondamentali dell'Europa - ha proseguito - Purtroppo la mancata integrazione politica fa sì che l'Europa subisca degli shock e non riesca a darli in positivo come invece accade in altre parti del mondo».

Visco: I mercati hanno reazioni esagerate
Alle sue parole fanno eco quelle del governatore di Bankitalia. «Tutte le banche centrali, non solo la Banca centrale europea, sono pronte a intervenire con gli strumenti convenzionali che hanno: i tassi d'interesse, i repo, gli swap", afferma Ignazio Visco in un'intervista su Repubblica. Il governatore non vede rischi particolari per l'Italia in caso di Brexit: «l'aumento degli spread di questi giorni - osserva - è dovuto alla riduzione sui tassi d'interesse in Germania, mentre il prezzo del debito italiano è rimasto più o meno invariato». Il rischio di Brexit è quello legato soprattutto a una volatilità generalizzata sui mercati. «Mentre le azioni delle banche riflettono preoccupazioni circa i crediti deteriorati, di cui ci occupiamo con attenzione. Ma in queste occasioni il mercato tende a esagerare con le sue prime reazioni", ha concluso Visco.