29 marzo 2024
Aggiornato 10:30
la merkel dice "no"

G20, la Germania contro il piano di stimolo per il rilancio dell'economia mondiale: «Prima le riforme»

Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schauble, sottolinea che le riforme sono più importanti degli stimoli monetari

ROMA - La Germania va controcorrente al vertice dei ministri finanziari e dei governatori delle banche centrali del G20 che si apre oggi a Shangai. Berlino è contraria a un piano di stimoli fiscali per rilanciare la crescita economica, che attualmente sta rallentando a livello globale, e i tentativi dei governi di rilanciare le loro economie con allentamenti della politica monetaria, ha affermato il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schauble in una conferenza stampa prima dell'inizio dei lavori del summit.

I tentativi delle principali banche mondiali
La riunione giunge con l'economia mondiale in affanno su diversi fronti, dal rallentamento della crescita della Cina, al crollo dei prezzi delle materie prime. L'Ocse la scorsa settimana ha ridotto le sue previsioni di crescita del Pil globale per quest'anno dal 3,3% al 3%. Uno scenario nel quale alcune tra le principali banche centrali del mondo cercano di reagire: il Giappone ha già adottato tassi d'interesse negativi mentre la Banca centrale europea ha avviato un massiccio programma di acquisto titoli e la Federal reserve statunitense ha già segnalato un possibile rallentamento di ulteriori rialzi dei tassi d'interesse.

Schauble: Prima le riforme
Ma Schauble è di diverso avviso. Ha affermato che le riforme sono più importanti e che «pensare a ulteriori misure di stimolo ci distrae dal vero scopo». La Germania, dunque, «non è d'accordo su di un pacchetto di stimolo fiscale del G20» anche perchè «la politica monetaria è estremamente accomodante al punto che potrebbe essere addirittura controproducente in termini di effetti collaterali negativi. Le politiche fiscali e quelle monetarie - ha sottolineato Schauble - hanno raggiunto i loro limiti: se si vuole che l'economia reale cresca non ci sono scorciatoie senza riforme».

(Fonte Askanews)